«Commissario per il ponte»
Incontro con Rfi per il ponte di Calusco. Spunta l’ipotesi di un commissario.
Una riunione che ha portato alla creazione di un tavolo tecnico e ha innescato qualche polemica politica. Ieri in Prefettura 15.30 si sono trovati i vertici degli enti coinvolti nel progetto di manutenzione del ponte tra Calusco d’Adda e Paderno, ma non le forze politiche, invitate a intervenire in seguito, alle 18. «È impensabile — dice il deputato Daniele Belotti (Lega) — che i parlamentari, che hanno la possibilità di presentare un emendamento al decreto Genova per accelerare le tempistiche, siano stati invitati solo all’incontro informativo. Una buffonata». «La cosa importante è restituire il ponte ai cittadini — chiosa Antonio Misiani (Pd), che invece è stato all’incontro —. Se ognuno partecipa senza polemiche, è meglio per tutti». Presenti anche i senatori leghisti Daisy Pirovano e Paolo Arrigoni e la deputata cinquestelle Guia Termini. «Con l’emendamento — afferma Daisy Pirovano —, che consta nella nomina di un commissario ad hoc dell’amministratore di Rfi, garantiremo un risparmio di almeno 6 mesi di tempo, fissando la fine dei lavori nel 2020». Dalla riunione di ieri pomeriggio, l’esito principale è l’avvio, «nel giro di pochi giorni», di un tavolo tecnico coordinato dalla Regione Lombardia, come annuncia il prefetto Elisabetta Margiacchi. Per la ricostruzione del ponte, è stata confermata la tempistica di 2 anni e lo stanziamento di 20 milioni da parte di Rfi e 1 milione e 600 mila euro da parte della Regione. L’ipotesi di un ponte di barche tra Villa d’Adda e Imbersago come soluzione provvisoria è invece giudicata «complessa, per le tempistiche, dai 5 ai 10 mesi — dice Claudia Terzi, assessore ai Trasporti della Regione —, per la portata variabile del fiume, e perché sulle strade di accesso il transito delle auto è ridotto». Il prossimo passo è dunque una valutazione tecnica per capire se, con il progetto definitivo, il ponte possa essere accessibile ai pedoni e ai ciclisti ben prima dei 2 anni. «Un commissario tecnico può aiutare — conclude il direttore di Rfi per la Lombardia Luca Cavacchioli — se c’è un intento comune, come è emerso».