Corriere della Sera (Bergamo)

Lotta ai furbetti dell’evasione Bergamo in testa

Recuperati 505 mila euro: al Comune il 100%

- Di Beppe Fumagalli

Sono 5,85 euro a persona e sembrano poca cosa, ma in totale fanno 505.448 euro. È il denaro recuperato dagli 007 del fisco, Agenzia delle entrate e Guardia di finanza, grazie alle segnalazio­ni di Palafrizzo­ni. Se in termini assoluti la cifra recuperata colloca Bergamo al quinto posto tra i capoluoghi dopo Milano, Genova, Prato e Torino, rapportata la cifra con il numero di contribuen­ti Irpef Bergamo sale in testa alla classifica. Tradotto, è la città più efficiente nelle segnalazio­ni.

Il meccanismo è semplice e incentivan­te: più si recupera, più si incassa. Al Comune che scova e segnala i furbetti dell’evasione va il 100% di quanto viene recuperato. Non lo incassa direttamen­te, gli verrà «girato». Domanda: lo riceve davvero o deve attendere tempi biblici? «Non è certamente immediato, servono i tempi tecnici ma il denaro viene effettivam­ente incassato dal Comune, tant’è che viene messo a bilancio — rassicura il vice sindaco Sergio Gandi, che è anche assessore al Bilancio —. Alla peggio, l’anno successivo». Altro quesito: monetizzan­dolo, l’impegno vale la pena nel rapporto tra risorse e personale impiegato e il risultato? «Direi di sì, l’ufficio è efficiente — sempre Gandi —. Comunque, l’idea è che dell’occupazion­e del suolo pubblico si occupi un concession­ario e che l’ufficio si concentri su Imu e altre grosse partite».

Già nel 2009 Bergamo aveva stipulato una convenzion­e con l’Agenzia delle Entrate, nel 2015 l’ha firmata anche con la Guardia di finanza. Il Comune ha a disposizio­ne dati preziosi che, incrociati, possono far scattare l’alert. Sulle compravend­ite immobiliar­i, per esempio, o sul confronto tra i nuclei familiari con reddito complessiv­o sotto i 15.000 euro e i loro beni. L’ufficio comunale trasmette «segnalazio­ni qualificat­e», cioè situazioni sospette.

Cinque i settori: commercio e profession­i, urbanistic­a e territorio, proprietà edilizie, residenze fittizie all’estero, beni. A proposito di esterovest­izione, cioè di finta residenza oltre confine, la polizia locale collabora con la Finanza per il controllo in tal senso delle auto con targhe straniere. Nel 2015 è stato raggiunto il picco del recupero con 1.179.242 euro, per scendere a 377.941 l’anno successivo e risalire nel 2017 a 505.448. Al Comune, sempre il 100%. Come nel 2012 e nel 2013 quando vennero recuperati 931.276 e 718.930 euro. Nel 2011 l’incentivo fu del 50% (312.497 euro) e nel 2010 del 33% (29.943 euro). La collaboraz­ione non è così diffusa in Italia, denuncia la Cgia. Solo 435 Comuni su 7.978, il 5%.

Il mio amico Valerio coltiva la vigna dalle parti di Gorlago, come tutti i contadini tende a vedere il bicchiere vuoto, al massimo mezzo vuoto, ma ieri sorrideva. La vendemmia è andata bene, ha riempito tutte le botti e gli sono avanzati 150 quintali d’uva che ha venduto a una cantina della zona. Annata ottima per il vino e formidabil­e per i funghi. I porcini spuntavano ovunque anche sull’asfalto e persino un ciabattone amico mio, aggirandos­i all’interno della Sardegna tra i ruderi di un tempio punico intitolato a un tale dio Babay, ha riempito la borsa griffata della signora sua di esemplari stagni e profumati, denominati in omaggio al nume locale Boletus Babayensis. Funghi e vino ok, ma se parliamo di pendolari e trasporti in generale bastano nove mesi per incoronare il 2018 come un anno di… so io che cosa. Dal 25 gennaio, quando un treno è deragliato a Pioltello uccidendo tre passeggere, s’è innescata una catena di sciagure. Tra ponti che vengono giù e altri intenziona­ti a farlo la rete d’infrastrut­ture pare prossima al collasso. Ma nessuno si agita. Tutto avviene in un clima di relax e sembra di essere nella sala d’attesa di una clinica svizzera specializz­ata in eutanasia. Domenica scorsa è stato scoperto sulla Arcore-Carnate un giunto guasto come quello che ha causato il disastro di Pioltello e i responsabi­li di Rete Ferroviari­a Italiana si sono affrettati a rasserenar­e gli animi comunicand­o che «il tratto è sotto osservazio­ne» e non esiste nessun pericolo. È così. Loro non sono contadini coi calli sulle mani. Sono intellettu­ali, a forza di pensare i calli potrebbero averli sul cervello, il bicchiere lo vedono sempre pieno e mal che vada ci manderanno a funghi sui binari della Bergamo — Milano.

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I controlli L’ufficio tributi segnala situazioni sospette alla Gdf e all’Agenzia delle Entrate incrociand­o dati su proprietà, redditi e residenze
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