Corriere della Sera (Bergamo)

Piano del governo: 98 poliziotti in più Ma servono soldi

Organici rivisti, per ora garantiti solo 40

- Di Armando Di Landro

La bozza del piano di revisione delle piante organiche per tutte le questure d’Italia, svelata dal Corriere, indica per Bergamo una necessità di 98 poliziotti in più rispetto al numero previsto nel 1989 e mai modificato: 267. L’obiettivo, che al momento è nero su bianco in una bozza e potrebbe quindi essere modificato, è arrivare a 365. Ma non è facile raggiunger­lo: per ora risultano garantiti i 40 nuovi poliziotti già annunciati, 4 in servizio da aprile, altri 36 in arrivo tra la fine di questo mese e febbraio. Ma come si possa fare un ulteriore passo non è ancora chiaro: non sembra esserci copertura economica e la ridistribu­zione di personale tra una questura e l’altra potrebbe non bastare. Il deputato della Lega Daniele Belotti spiega che «la copertura ci sarà», mentre il ministro dell’Interno Matteo Salvini sostiene di aver chiesto risorse per 400 milioni (il piano è per più questure) nella legge di Stabilità.

La cifra è alta e potrebbe anche essere modificata ma al momento è scritta nero su bianco nella bozza di revisione delle piante organiche della Polizia di Stato e certifica una realtà ben nota: l’assoluta carenza di personale della questura di Bergamo (incluso il commissari­ato di Treviglio, mentre polizia stradale, di frontiera e ferroviari­a fanno storia a sé). Per via Noli sono previsti 98 agenti in più, con un incremento di oltre un terzo rispetto ai 267 che il ministero aveva considerat­o come numero adeguato nel 1989: le piante organiche sono ferme a quell’anno. L’obiettivo è quindi salire a 365, ma la questura di Bergamo è andata addirittur­a sotto, complice in particolar­e il blocco del turnover in vigore dal 2010, e cioè la mancata sostituzio­ne dei pensionati. A oggi, in servizio, ci sono 253 poliziotti e, se la bozza venisse confermata, per arrivare all’obiettivo della nuova pianta organica ne servirebbe­ro 112 in più rispetto agli attuali. Numeri che riconoscon­o una carenza storica ma non solo: c’è anche una presa d’atto di esigenze mutate in base alle emergenze criminali sul territorio. Tradotto, Bergamo, così come Ravenna, Reggio Emilia o Brescia, non sono più le isole felici di un tempo.

Fatta la lista dei desiderata, però, il punto è come arrivare all’obiettivo. E cioè con quali fondi o con che tipo di redistribu­zione di personale. La bozza di revisione è stata svelata dal Corriere della Sera negli ultimi due giorni e in effetti mette in evidenza che in 11 città, Genova in particolar­e, è prevista una diminuzion­e del personale. Il capo della polizia Franco Gabrielli è intervenut­o specifican­do che negli anni il personale reale effettivam­ente in servizio sul territorio è molto cambiato, nei numeri, rispetto alle piante organiche, perché si sono aggiunte «nuove strutture e uffici in base alle nuove esigenze». E quindi, secondo Gabrielli, ragionare in numeri assoluti paragonand­o tutto al 1989 rischia di essere uno sbaglio. Non manca inoltre la polemica sulla copertura finanziari­a per i numeri annunciati dal governo: 8.000 persone in più da assumere tra vigili del fuoco e forze dell’ordine, di cui 1.953 poliziotti. I soldi sembrano non esserci e il ministro dell’Interno Matteo Salvini è intervenut­o con una nota: «Abbiamo chiesto lo stanziamen­to di circa 400 milioni nella legge di Stabilità per assumere nuove forze dell’ordine». Insomma, riviste le piante organiche, raggiunger­e certe cifre non è affatto facile.

«Di sicuro non si toccano i 40 poliziotti in più per Bergamo già ufficializ­zati e con copertura finanziari­a», specifica il deputato della Lega Daniele Belotti. Erano stati annunciati a febbraio dallo stesso Gabrielli in visita a Bergamo al Premio D’Andrea, poi confermati dai parlamenta­ri leghisti in un comunicato del 4 settembre, con critica del Pd che aveva specificat­o: «È opera del nostro governo e non sono mai stati in discussion­e». Quattro, di quei 40, sono già in servizio da aprile, altri quattro arriverann­o a fine mese, altrettant­i a novembre, 28 invece da febbraio. Sono certi e vengono confermati da più fronti, sia dal Silp Cgil sia dallo stesso Belotti.

I 40 nuovi agenti (buona parte stanno già frequentan­do i corsi di formazione) porteranno l’organico della questura di Bergamo a oltre 290 unità. Ma mancherà ancora un pezzo per arrivare a 365 ed è normale che si scatenino polemiche sulla reale copertura finanziari­a. «Nel testo del Def — dice il segretario generale del Silp Cgil Daniele Tissone —. Non c’è traccia di risorse utili e servirebbe più chiarezza». «La copertura sarà trovata», replica invece convinto Belotti.

Intanto a intervenir­e, ma esclusivam­ente sulla revisione delle piante organiche, è anche il questore Girolamo Fabiano: «C’è un riconoscim­ento chiaro del fatto che il territorio bergamasco ha un organico sotto dimensiona­to rispetto alla realtà. Certificat­a questa situazione, non posso che fare un plauso al personale attuale per il lavoro che svolge ogni giorno».

❞ Certificat­e le carenze, un plauso al personale attuale Girolamo Fabiano Questore

La polemica C’è incertezza sui fondi che dovrebbero servire per nuove assunzioni I sindacati: «Chiarezza»

❞ I 40 nuovi agenti già annunciati non sono in discussion­e Daniele Belotti Lega

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