La caserma di via Novelli verso il trasferimento
Si va verso il trasferimento per la caserma dei carabinieri di via Novelli (foto), in zona stazione. L’affitto è troppo oneroso, così l’idea è quella di traslocare nella ex caserma della Finanza in via Cassina, di proprietà demaniale e quindi a costo zero.
carabinieri si preparano a lasciare la zona della stazione di Bergamo. Dopo oltre vent’anni di presenza a ridosso di una delle zone più complicate della città si sta lavorando al trasloco della caserma di Bergamo Bassa, in via Novelli. Una decisione non ancora ufficiale e definitiva, e non semplice perché si tratta di lasciare un presidio incastrato tra strade ad alto tasso di problematicità come le vie Bonomelli e Paglia, oltre a piazzale Marconi. Ma c’è la necessità di risparmiare.
Con il trasloco il taglio dei costi sarebbe consistente. Per la caserma aperta a metà anni Novanta dopo lunghe discussioni, che ha giurisdizione su un’area in cui vivono circa 60 mila persone, l’Arma paga al proprietario dello stabile un affitto annuo di 101.321 euro. Somma pari a cinque volte quella del canone della caserma di piazza Cittadella, in Città Alta, che si ferma a 20.435 euro (ma lì il padrone di casa è il Comune).
La nuova destinazione della stazione è invece a costo zero. Si tratta della caserma di via Cassina, in zona piazza Sant’Anna, in cui fino a giugno si trovavano i settanta uomini del Gruppo della Guardia di Finanza (Baschi verdi compresi), poi trasferitisi negli ex Ospedali Riuniti dove sono state accorpate le caserme dei finanzieri cittadini. È un complesso degli anni Trenta occupato all’inizio da uffici comunali e diventato caserma della Guardia di Finanza negli anni Cinquanta. Sono 2.500 metri quadrati in due piani fuori terra compresi gli spazi per le camerate, più altri mille di piazzale e aree verdi. La proprietà è del Demanio, quindi statale. Il che significa che non si paga l’affitto e che sono a carico demaniale anche manutenzione e ristrutturazione. Se alla fine la decisione sarà confermata dai vertici dell’Arma (che ha peraltro già acquisito il complesso), si dovranno effettuare dei complessi lavori di sistemazione e adattamento, che richiederanno come minimo due anni.
«Queste sono decisioni interne dell’Arma dei carabinieri e sulle quali non voglio intervenire — commenta l’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi —. Non vedo comun- que il trasferimento come la perdita di un presidio: il modo migliore di presidiare un territorio è quello di essere presenti nelle piazze».
Ma ci sono anche altri modi con i quali i carabinieri stanno cercando di razionalizzare spazi, mezzi e relative spese. Si sta intervenendo anche sulle stazioni dei Forestali, che dal gennaio 2017 fanno ormai parte dell’Arma dei carabinieri. La presenza di due caserme diverse nella stessa zona è vista come un doppione, con spese che quindi possono essere tagliate. Ecco quindi che la stazione forestale di Lovere si è trasferita dalla Comunità montana alla caserma dei caI rabinieri di Costa Volpino da poco ristrutturata, e quella di Villa d’Almè è stata accorpata nella caserma dell’Arma ad Almenno San Salvatore. Lo stesso faranno i forestali di Colzate che andranno dai carabinieri di Gandino appena saranno terminati i lavori di ristrutturazione. A Vilminore, invece, saranno i carabinieri a trasferirsi dai forestali, che hanno una sede grande con tanto di vivaio. A Gromo si sta ragionando su chi debba andare dove, ma si potrebbe finire col lasciare tutto com’è perché entrambe le caserme del paese sono molto piccole. A Martinengo per i forestali c’era solo quella che si chiama «posizione quadro», una sede prevista ma mai realizzata. Arriverà alla fine nel corso nel 2019, ma sarà realizzata nella caserma della compagnia dei carabinieri di Treviglio. Scatterà infine entro dicembre l’annunciato trasloco del comando provinciale dei Forestali dal Palazzo Libertà di Bergamo a Curno.
Forestali Ora che sono nell’Arma le loro sedi vengono accorpate a quelle dei carabinieri