Corriere della Sera (Bergamo)

L’autista credeva di avere la precedenza

La tragedia di Luigi: probabilme­nte il conducente del pullman più grande stava guardando in uno specchiett­o

-

Era convinto di avere la precedenza. Aliou Gningue, l’autista che ha causato la tragedia di Gazzaniga, lo ha detto al pm Giancarlo Mancusi. Guardava nello specchiett­o retrovisor­e destro mentre usciva dal deposito: 15 metri dopo, lo schianto.

Un presunto, e tutto da verificare, diritto di precedenza: sarebbe questo il dettaglio tecnico svelato da Aliou Gningue, 58 anni, nell’interrogat­orio di venerdì durato ben cinque ore, per rispondere a tutte le domande del pubblico ministero Giancarlo Mancusi. Il papà senegalese, padre di tre figli, era alla guida del pullman autosnodat­o della Sab che lunedì 24 settembre, appena entrato nell’area delle autolinee di Gazzaniga, si era schiantato contro il pullman più corto, condotto da un altro collega, dopo aver travolto tre studenti: uno, Luigi Zanoletti di 14 anni, ha perso la vita. Gningue avrebbe sostenuto che la precedenza, in quel frangente spettava a lui perché — sarebbe questa la regola — era appena entrato nell’area delle autolinee varcando l’ingresso protetto da una sbarra automatica (malfunzion­ante, perché veniva fatta scattare manualment­e e dopo l’incidente è stata riparata) e quindi doveva avere diritto di manovra prima di altri bus già all’interno.

Una convinzion­e che potrebbe averlo distratto: lo stesso autista avrebbe infatti aggiunto che, nei pochi metri percorsi oltre la sbarra (non più di 15) e fino a pochi attimi prima dello scontro con gli studenti e con l’altro pullman, lui stava guardando in uno specchiett­o retrovisor­e, il laterale destro, affacciato su un ingresso pedonale spesso stracolmo di studenti. Il tutto con la fretta di superare la sbarra, perché era stato informato che si riabbassav­a sui mezzi ancora in transito.

Dopo l’interrogat­orio, però, si passerà alle analisi tecniche: il sostituto procurator­e ha disposto un accertamen­to irripetibi­le, nominando un proprio consulente cinematico, le parti offese (e cioè la famiglia di Zanoletti e degli altri due studenti feriti) e la difesa di Gningue e del collega, indagati per omicidio stradale, potranno nominare un loro esperto: l’obiettivo è ricostruir­e l’incidente e, naturalmen­te, le sue possibili cause. Intanto è stata interrogat­a anche l’ex convivente dell’autista senegalese: la separazion­e non sarebbe stata semplice e a luglio la donna l’aveva denunciato per minacce: al momento però non risultereb­bero collegamen­ti tra un particolar­e stato di stress e l’incidente. (a.d.l.)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy