Corriere della Sera (Bergamo)

Il miracolo musicale di Haydn

Con «La Creazione» Ádám Fischer apre la stagione sinfonica scaligera

- Enrico Parola

C’è Adamo che dirige «La Creazione», stasera alla Scala. Il capolavoro oratoriale di Haydn apre la stagione sinfonica del teatro, dove il coro tornerà protagonis­ta nel «Te Deum» di Berlioz e nella sinfonia «Lobgesang» di Mendelssoh­n. Lo affronta un interprete di riferiment­o assoluto del«padre del Classicism­o»: Ádám Fischer ne ha diretto tutte le opere teatrali e ha creato un festival che ne porta il nome, ma soprattutt­o è stato «creato» direttore proprio da Haydn. «Quando avevo cinque anni mio padre mi portò a sentire la sua sinfonia “Sorpresa”, col tema in pianissimo rotto da un accordo potente. Io mi aspettavo un fortissimo clamoroso e rimasi deluso perché fu “solo” forte; papà mi portò dal direttore e ribadii il concetto davanti a lui, che sorridendo­mi mi disse: “Se studierai tra vent’anni lo potrai dirigere come vorrai”; fu forse quella la prima scintilla che mi spinse sul podio».

C’è poi stato il fuoco sacro di Haydn, oltre che di Mozart, Beethoven e Schubert, «Ma per me Haydn è speciale» continua il maestro.«È come Giotto: ha una semplicità fanciulles­ca e allo stesso tempo una potenza espressiva e una densità di significat­o davvero imponenti. Quando mi chiedono di confrontar­e Mozart con Haydn io li paragono a Toscana e Umbria: la Toscana è più raffinata, l’Umbria più rustica, ma Assisi non è meno bella di Firenze».

La città francescan­a offre lo spunto per un’altra consideraz­ione: «Haydn ha una fede granitica, senza dubbi o tormenti: nella Creazione contempla il mondo godendolo in tutta la sua bellezza; per questo servono dei musicistib­ambini per suonarlo bene e l’orchestra della Scala, con cui sto facendo anche “Ernani”, riesce ad avere questo spirito fanciulles­co, tutto invaso dallo stupore per le cose che ci sono come se le si scoprisse per la prima volta».

Tanta bellezza non equivale a un idillio idealizzat­o: «Il leone, ad esempio, lo voglio cattivo, feroce, che faccia paura, non un re dall’aplomb britannico; gli insetti devono essere fastidiosi, bisogna avere la sensazione che ti arrivino in faccia». Fischer ha capito meglio la musica di Haydn suonandola a Eisenstadt, «nel suo palazzo, dove ad esempio il clarinetto non riesce proprio a farsi sentire e infatti le sue parti sono segnate quasi sempre in fortissimo; e dove poteva staccare tempi molto più rapidi che nelle chiese, dove c’è tanto riverbero». Per Fischer «la Creazione è di per sé un miracolo musicale: livello narrativo e descrittiv­o si fondono meraviglio­samente, sempre indorati dal fanciulles­co stupore dell’autore».

 

 ??  ?? Il coro è istruito da Bruno Casoni, solisti sono il soprano Genia Kühmeier, il tenore Peter Sonn, il basso Günther Groissböck e il mezzosopra­no Daria CherniySta­sera , venerdì e lunedì 15 ore 20, Scala, biglietti € 6,5085, tel. 02.72.00.37.44
Il coro è istruito da Bruno Casoni, solisti sono il soprano Genia Kühmeier, il tenore Peter Sonn, il basso Günther Groissböck e il mezzosopra­no Daria CherniySta­sera , venerdì e lunedì 15 ore 20, Scala, biglietti € 6,5085, tel. 02.72.00.37.44
 ??  ?? Ungherese Ádám Fischer, 69 anni, in questi giorni dirige anche «Ernani»
Ungherese Ádám Fischer, 69 anni, in questi giorni dirige anche «Ernani»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy