Corriere della Sera (Bergamo)

Stadio, via libera finale al progetto Percassi Curve a quota 22 metri

La giunta approva il piano attuativo. Cantiere nel 2019

- Simone Bianco Silvia Seminati

La prima scadenza importante è stata rispettata: così l’Atalanta potrà iniziare la ristruttur­azione dello stadio la prossima estate. In giunta giovedì è stata approvata la delibera del piano attuativo. Il documento verrà vagliato, entro un paio di settimane, anche dal consiglio comunale (che per la quinta volta dovrà esprimersi sullo stadio). Dopo i 30 giorni di pubblicazi­one sul Bollettino regionale, l’Atalanta potrà presentare al Comune il permesso per costruire. L’ultimo passaggio formale prima dell’avvio del cantiere. «Contiamo di presentare la domanda per il permesso entro fine anno. In questo modo il cantiere potrà iniziare nell’estate 2019», spiega Roberto Spagnolo, direttore operativo dell’Atalanta. «Il confronto con l’amministra­zione — dice l’assessore alla Riqualific­azione urbana Francesco Valesini — è andato avanti in tutto il periodo di approvazio­ne del piano, ma anche in questa fase, perché si sta entrando in una scala sempre più di dettaglio del progetto, anche con la questura e con il Coni».

In questa fase andranno definiti alcuni aspetti, per esem-

pio bisognerà capire in che modo contenere l’impatto visivo di una struttura più ingombrant­e di quella attuale. «L’altezza delle curve — dice l’assessore — arriverà a 21-22 metri, rispetto ai 18 metri attuali. Abbiamo uno stadio che ha le due tribune vincolate: se vogliamo lavorare sul rispetto

Le osservazio­ni Sulla viabilità aperture verso le richieste dei cittadini. Ma le modifiche sono difficili

della capienza, dobbiamo concentrar­ci sulle parti da demolire e ricostruir­e. Abbiamo poi una questione di messa a norma: per esempio, oggi abbiamo i gradoni alti 60 centimetri, che dovranno essere portati a 80».

Rispetto al piano dello stadio sono arrivate cinque osservazio­ni. Una, giudicata non accoglibil­e, riguarda proprio la nuova altezza delle curve che influirebb­e, secondo il cittadino che ha presentato l’osservazio­ne, sui coni visuali verso Città Alta e la Maresana. «Si sta lavorando — spiega Valesini — sul modo con cui questa struttura verrà rivestita: il fatto di non avere dei fronti ciechi, ma una tramatura molto permeabile per ridurre l’impatto della curva». Altre osservazio­ni riguardano la viabilità. Si evidenzian­o le problemati­che dovute all’unica uscita delle auto dal parcheggio interrato su via Celestini. Meglio, secondo chi ha presentato l’osservazio­ne, progettare soluzioni alternativ­e. Un’altra osservazio­ne chiede di non eliminare la corsia di immissione in via Lazzaretto. «Due richieste parzialmen­te accoglibil­i — dice l’assessore —, rimandiamo la valutazion­e alla fase del progetto, anche se è difficile che le cose cambino». L’Ordine degli Ingegneri ha invece chiesto di avere una visione d’insieme su tutta la rete viabilisti­ca della zona. «Quest’ultimo aspetto — dice Valesini — è stato già richiamato nelle integrazio­ni che il Comune ha fatto ad Atalanta e ci sono state date adeguate garanzie».

In attesa che l’Atalanta presenti il permesso di costruire, gli uffici comunali si stanno organizzan­do in modo che il parere venga rilasciato prima possibile. «Il progetto di uno stadio è molto particolar­e — dice Valesini — ma le norme sono le stesse di progetti più semplici. Questo però ci facilita nelle fasi finali perché anche le commission­i urbanistic­he hanno continuato a vedere sempre lo stesso oggetto».

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La capienza Il nuovo stadio avrà 25 mila posti a sedere

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