Ammessa la lista di Gafforelli Provincia, FI annuncia ricorso
La Lega si sfila: «Era brutto che rimanesse fuori per un’inezia»
La commissione elettorale ammette alle consultazioni provinciali la lista di Gianfranco Gafforelli e contro la decisione Forza Italia annuncia il ricorso al Tar. Dopo una notte di riflessione la commissione elettorale, presieduta dal segretario della Provincia Immacolata Gravallese, scioglie i dubbi sulla lista per il consiglio espressa dal candidato presidente Gafforelli che al voto sarà sostenuto anche dalla lista del Pd, «Democratici e civici».
I dubbi erano relativi al rispetto delle quote rosa perché degli otto candidati cinque sono uomini e solo tre donne. Una composizione che secondo la commissione elettorale però non viola la legge Delrio che stabilisce che ogni genere sia rappresentato in misura massima per il 60%. Un risultato in cui la lista di Gafforelli rientra grazie al criterio utilizzato per calcolare questa percentuale e al gioco degli arrotondamenti. Un’interpretazione che però non convince gli azzurri: «La legge è chiara, a nostra interpretazione — spiega Jonathan Lobati, capogruppo in consiglio provinciale di Forza Italia —. Stiamo facendo degli approfondimenti chiedendo dei pareri legali e sicuramente presenteremo un ricorso. Noi abbiamo volutamente fatto una scelta diversa sulle quote rosa con una lista composta in parti uguali e io stesso ho fatto un passo indietro per lasciar spazio a una donna». Si sfila invece la Lega pur condividendo il giudizio dei forzisti. «Il senso della legge è evidente — dice Gianfranco Masper, capogruppo in consiglio provinciale del Carroccio —, ma alla fine ha prevalso l’interpretazione sulla forma e la lista è stata ammessa. Forse è meglio così perché per un’inezia era brutto che rimanesse fuoin ri. Noi comunque non presenteremo ricorsi».
Gli azzurri non mollano la presa nemmeno sulla richiesta inoltrata a Provincia e Prefettura di più seggi ed per l’estensione dell’orario di voto fino alle 23. «Non facciamo alcun passo indietro — dice ancora Lobati —. Non ci è piaciuta la posizione del presidente Matteo Rossi di scaricarsi di ogni responsabilità. La Provincia può decidere sul dove votare: perché se il seggio è uno si può però dividere più sezioni, è solo una questione organizzativa. Sugli orari osservo che la Provincia di Brescia ha già approvato l’allungamento fino alle 23. Portare la gente al voto non è avvantaggiare una parte o l’altra, ma un fondamento della democrazia».
Intanto a Ciserano il sindaco dem Enea Bagini ha preso posizione a favore del candidato del centrodestra alla presidenza, Fabio Ferla. Lo sfidante Gafforelli incassa invece l’appoggio pubblico dell’assessore di Bagini, Gabriele Giudici. Bagini però non è il solo a guardare nel campo avversario. Dall’altra parte il sindaco di Morengo Alessandra Ghilardi di Forza Italia punta su Gafforelli. «Non ho firmato per la sua candidatura — spiega —, ma penso che in una competizione elettorale sia sempre meglio avere due scelte. Conosco sia Ferla sia Gafforelli e stimo entrambi, voterò in base a chi incarna di più le caratteristiche che un presidente deve avere: tempo, competenza, capacità d’ascolto e conoscenza del territorio. Osservo che uno deve ancora crescere e avrà dei condizionamenti dei partiti un po’ troppo pesanti mentre l’altro come un don Chisciotte corre quasi da solo».
Gli azzurri Lobati: «Per noi la legge sulle quote rosa è chiara, siamo pronti a fare ricorso al Tar»
Fronti opposti A Ciserano il sindaco del Pd, Bagini, voterà Ferla. Giudici, assessore, Gafforelli
❞ Secondo noi la legge è chiara. Io stesso ho fatto un passo indietro per lasciare spazio in lista a una donna Jonathan Lobati Capogruppo di Forza Italia in consiglio provinciale