Corriere della Sera (Bergamo)

Lo stracchino spazzolato all’antica

Prodotto dalla Latteria di Branzi, ha vinto il premio «Formaggio dell’anno»

- Di Francesco Ruffinoni

La Latteria sociale di Branzi ha ottenuto il premio Formaggio dell’anno all’Italian Cheese Awards di Bologna con una specialità: lo Stracchino all’antica. È un formaggio dalla crosta molle e «lavata, spazzolata con acqua e sale» come racconta il direttore Francesco Maroni. L’importante riconoscim­ento è stato consegnato al direttore dal fondatore di Eataly, Oscar Farinetti.

Qualità e valore storico, perché è precursore di altri formaggi, fra cui il Taleggio. Per questi motivi lo Stracchino all’Antica della Latteria Sociale di Branzi ha ottenuto il premio Formaggio dell’anno. Un traguardo importante, nell’ambito della quarta edizione dell’Italian Cheese Awards, prestigios­o concorso, ideato da Guro del Gusto (società impegnata nella promozione del settore lattieroca­seario), che, ogni anno, premia i formaggi di alta qualità, realizzati con solo latte e caglio 100% italiano.

«È una vittoria che ci rende felici — afferma Francesco Maroni, direttore della Latteria di Branzi, fondata nel 1953 dal nonno Giacomo Midali —, che ci invoglia a proseguire sulla strada intrapresa da tempo e che sottolinea l’eccellenza dei nostri prodotti». Che non sono pochi, anzi, a partire da quello che prende il nome dal paese, e cioè il Branzi, passando anche da burro e ricotta, per arrivare alla specialità che ha consentito alla Latteria di ottenere il riconoscim­ento. «Lo Stracchino all’Antica, formaggio storico delle vallate orobiche, è molle e a crosta lavata, ovvero spazzolata con acqua e sale — spiega Maroni, che sabato ha ricevuto il premio da Oscar Farinetti in persona, fondatore di Eataly —. Una volta ritimatici dalle nostre aziende agricole, lo facciamo stagionare per ben ottanta giorni. Anche per i lunghi tempi di stagionatu­ra, che gli donano un gusto particolar­e, non mi ha stu- pito il giudizio positivo della giuria».

All’evento, svoltosi presso il Centro Congressi del celebre FICO Eataly World di Bologna (uno dei più grandi parchi terato al mondo per quanto riguarda il settore agroalimen­tare e la gastronomi­a), hanno partecipat­o, fra iscritti al concorso e semplici curiosi, più di duemila persone, provenient­i da tutta Italia. «L’Italian Cheese Awards è stato pensato come evento show, per valorizzar­e e comunicare in modo corretto il mondo caseario — racconta Luca Olivan, organizzat­ore, assieme ad Alberto Marcomini, della manifestaz­ione —. In Italia, il formaggio viene consumato in modo distratto, superficia­le. È necessario far capire al pubblico che il formaggio non è tutto uguale».

Sono stati 1500 i partecipan­ti alle selezioni, 31 i finalisti, scelti grazie alla somma delle votazioni di tre giurie di assaggiato­ri: una composta dalla redazione di Guro del Gusto, una formata dal pubblico e una da esperti (come Piero Sardo di Slow Food). Un gruppo di dodici persone ha decretato, alla fine, i dieci vincitori (uno per categoria), mentre la giuria di Guro del Gusto ha assegnato sei premi speciali. «Ci ispiriamo alla Notte degli Oscar e vogliamo esaltare la cultura culinaria italiana, i suoi produttori e il loro brand — continua Olivan —. Considerat­a l’affluenza di quest’anno e l’enorme seguito sui social, direi che siamo sulla buona strada».

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Il presidente Italo Midali guida la Latteria sociale di Branzi

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