Auto elettriche, la lezione tedesca
«Dieci anni fa, in piena crisi, si dava poco spazio al futuro». Riparte da una retrospettiva il bilancio della Settimana per l’Energia — da 40 mila partecipanti totali e 810 relatori — del presidente di Confartigianato Bergamo, Giacinto Giambellini. Quest’anno l’iniziativa, da lunedì 22 a sabato 27 ottobre, si confronterà con un tema d’attualità, il clima. E come nel 2017 valicherà i confini della provincia. Sarà al Pirellone l’evento d’apertura, ma la Bergamasca ospiterà otto appuntamenti su 19. Su tutti, la lectio dell’antropologo Dipak Raj Pant, ritenuto «il guru della sostenibilità», lunedì, alle 18, nell’auditorium di Confartigianato in via Torretta, dove ieri è stata inaugurata una colonnina di ricarica per mezzi green. Sceglie l’Università, invece, il convegno conclusivo (sabato 27, ore 9.30, nell’aula magna di Sant’Agostino): verrà presentato uno studio sulla mobilità elettrica in città. «Gli economisti sono attenti ai costi nascosti — anticipa il professore Alessandro Vaglio —. L’auto elettrica sembra la soluzione a tutti i problemi, ma le simulazioni dicono che non sarebbe a emissioni zero». Un «mito» sfatato: non sono ancora abbastanza sviluppate le fonti rinnovabili. Il team dell’Università affiancherà le analisi su Bergamo al caso, virtuoso, del land tedesco del BadenWürttemberg. Il programma completo è su settimanaenergia.it. Dalle start up al passaporto energetico degli edifici: l’obiettivo resta suggerire «visioni» ai piccoli imprenditori, che non possono contare su centri di ricerca interni.