Pochi vigili a disposizione. Monza dice addio ai cortei funebri
Approvato il nuovo regolamento di polizia mortuaria. Tra le novità, la tumolazione congiunta per le unioni civili
Niente più cortei funebri a Monza. A causa della carenza di vigili urbani, la giunta municipale ha deciso di vietare d’ora in poi l’accompagnamento del feretro al campo santo da parte di parenti e amici. Il provvedimento fa parte del nuovo regolamento di polizia mortuaria approvato lunedì sera in Consiglio comunale coi voti della maggioranza di centrodestra e l’astensione del centrosinistra, che sull’abolizione dei cortei ha tentato di far adottare una deroga per le chiese più vicine al campo santo. «Il precedente regolamento era del 1959 — spiega l’assessore ai Servizi demografici, Pierfranco Maffé —. Doveva essere aggiornato al nuovo contesto sociale che stiamo vivendo. Purtroppo, a malincuore, siamo stati costretti ad abolire completamente i cortei funebri poiché oggi come oggi il comando di polizia locale non ha personale a sufficienza per garantire la sicurezza dei partecipanti durante lo svolgimento della cerimonia».
Il nuovo regolamento, oltre al provvedimento sui cortei, introduce altre novità mirate a garantire ordine e decoro all’interno dei due cimiteri cittadini, quello centrale di via Ugo Foscolo e quello del quartiere San Fruttuoso. È stato ulteriormente limitato l’ingresso delle auto e introdotto il divieto di piantare fiori e arbusti attorno alla tomba. Inoltre, è stata estesa la tumulazione congiunta alle unioni civili, prima riservata esclusivamente alle persone legate da vincoli di parentela. Il nuovo regolamento non ritocca i costi di tombe e loculi, aumentati alcuni mesi fa, ma tende a uniformare la durata delle concessioni provando a liberare posti, mentre altri dovrebbero essere ricavati attraverso una compagna di esumazione di circa 7 mila salme. L’obiettivo è fare fronte al sovraffollamento che colpisce soprattutto il cimitero di San Fruttuoso. Il problema è dato dalla difficoltà a reperire i parenti e a convincerli a pagare il servizio. «Speriamo che questo regolamento possa stimolare una maggiore attenzione — conclude Roberto Scanagatti del Pd —. Anche se sono scettico al riguardo. Manca la figura di un direttore del cimitero capace di far rispettare le nuove clausole».