«Noi, guardie ecologiche al collasso»
La smobilitazione di via Tasso: da 50 sono passate a 10 «senza più corsi»
Sabato mattina, hanno sanzionato un agricoltore a Martinengo che diserbava i fossi uccidendo anfibi e insetti, poi hanno segnalato abbandoni d’eternit nelle campagne di Romano. Pur ridotte a un lumicino, le guardie ecologiche volontarie della Provincia non mollano. «Ormai siamo solo una decina — spiega Fulvio Pagani, nel corpo dal 1983 — e nella Bassa siamo solo in due, io e Franco Camozzi. Siamo al collasso e siamo stati abbandonati a noi stessi».
Istituite dalla Regione negli anni ‘80, le guardie ecologiche sono passate sotto la gestione di via Tasso e scontano la smobilitazione dell’ente. In particolare, il venir meno della polizia provinciale ha tolto loro un punto di riferimento. «All’inizio eravamo in più di 50 — ricorda Pagani — ma ormai non vengono più organizzati corsi per permettere a nuovi volontari di dedicarsi alla cura del territorio. Mancano un’organizzazione e un aggiornamento costante».
Corsi che invece tengono i parchi, le comunità montane e la città di Bergamo che dispongono di volontari. «Nel corso degli anni — ancora Pagani — abbiamo fatto prevenzione ed educazione ambientale nelle scuole, ma soprattutto segnalato centinaia di episodi e spesso elevato sanzioni, dagli sversamenti nelle rogge agli abbandoni di rifiuti. Operazioni importanti come il contrasto ai roghi notturni dei cavi elettrici per separare il rame dalla plastica fatti sulle rive del Brembo, alle multe per chi abbandona in campagna il sacco nero. Purtroppo negli ultimi tempi soprattutto per quest’ultimo problema sembra di essere tornati indietro di 30 anni».