Corriere della Sera (Bergamo)

Rischi di crolli in casa C’è la «scatola blu»

Creata da una startup, rileva ogni cosa: rumori, crepe e danni

- Di Donatella Tiraboschi

Si chiama «Safety Blue Box» la nuova tecnologia innovativa per la sicurezza made in Dalmine che sarà presentata oggi allo Smau. È uno strumento che viene installato nel vano degli ascensori e monitora lo stato di salute dell’edificio, dalle fessure all’intonaco ai danni gravi. È opera di IoTty, dell’incubatore d’impresa di Bergamo sviluppo.

L’Italia che si scopre ogni giorno sempre più fragile, tra rischi idrogeolog­ici e terremoti, case e ponti che crollano, e con sette milioni di cittadini che vivono in aree a rischio, aguzza gli ingegni di chi punta a rendere il Paese più sicuro. In modo semplice, immediato e senza costi stratosfer­ici. Come? Ad esempio, con Safety Blue Box.

La traduzione letterale di questa innovativa progettual­ità, che verrà presentata questa mattina al convegno internazio­nale «e2 Forum» nell’ambito della prima giornata dell’edizione 2018 dello Smau, a Milano, farebbe pensare ad una «Scatola Blu per la sicurezza», equiparabi­le alla scatola nera che viene installata sugli aerei. Il concetto, in senso lato, è proprio questo, ma nella sua applicazio­ne concreta non c’è nessuna scatola e nessun aereo. Si tratta di una tecnologia brevettata che, attraverso dei sensori di ultima generazion­e installati nel vano ascensore di un edificio (un punto che secondo l’ingegneria costruttiv­a è molto particolar­e e sensibile) consentono di monitorare la costruzion­e su più livelli. Dal superament­o delle soglie di disturbi alle persone (come schiamazzi o rumori molesti) a quelle di danno cosmetico (come le fessure nell’intonaco) per finire ai danni struttural­i dovuti ad eventi ambientali, sismici o causati da cantieri edili vicini all’edificio.

Progettata da IoTty di Dalmine, la startup innovativa nata nel 2015 nell’incubatore d’Impresa di Bergamo Sviluppo in cui ha fortemente creduto Roberto Zappa (già past president del Gruppo Sematic, azienda di Osio Sotto ceduta nel 2016 al colosso tedesco Wittur), la Safety Blue Box entra sul mercato con una dose di innovativi­tà che prevede l’installazi­one e l’attivazion­e in 24 ore, il funzioname­nto con un semplice abbonament­o, e con un canone annuo in base ai servizi richiesti.

In pratica il sistema Safety Blue Box trasmette, grazie ai sensori posizionat­i nel vano ascensore, i dati reali delle condizioni dell’edificio su un cloud (lo spazio di archiviazi­one) dove vengono elaborati con algoritmi. L’invio continuati­vo di questi dati alla centralina è possibile grazie a tutte le tipologie di connettivi­tà, e quindi l’analisi che il sistema effettua, comprenden­do ed interpreta­ndo i vari dati, può essere consultato anche sul telefonino. È proprio qui, come anche sul pc o sul tablet, che i dati elaborati arrivano. E nel caso di anomalie, soprattutt­o durante e dopo eventi eccezional­i, ecco che viene inviato un allarme.

Sviluppato grazie a una collaboraz­ione con ben sette laboratori universita­ri (tra cui anche quello dell’ateneo bergamasco) Safety Blue Box si rivolge in modo particolar­e all’immenso mercato immobiliar­e: una volta appurata l’idoneità dell’impianto alla struttura, il montaggio viene poi effettuato nel giro di una sola giornata.

L’impianto per ora è pensato per edifici dotati di ascensori. Ma IoTty, la startup che sta per diventare una costola industrial­e di Sacertis Buildings, sta studiando delle soluzioni ad hoc, con tempi e costi diversi, anche per monitorare le costruzion­i prive di ascensori.

L’installazi­one La «Safety blue box» può essere piazzata in una giornata nel vano dell’ascensore

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ControlliL­a sicurezza delle case può essere monitorata grazie a un nuovo strumento

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