Sarà bergamasco l’ambasciatore in Polonia
Via Pradello, vendita a vuoto per la seconda volta
Aldo Amati, 60 anni, di Bergamo, laureato in Lingue e in Scienze politiche, appassionato di cinema e di jazz, è il nuovo ambasciatore italiano in Polonia. Negli ultimi quattro anni ha ricoperto lo stesso incarico in Repubblica Ceca.
Seconda asta deserta in due mesi: non hanno ancora trovato acquirente i duemila metri quadrati del complesso di via Pradello che ospita l’Ufficio scolastico provinciale. E che la Provincia sta cercando da tempo di vendere per rinvigorire le sue esangui casse.
Un primo tentativo era stato fatto a settembre ma non si era fatto avanti nessuno. Il secondo era stato effettuato subito dopo, con scadenza il 19 ottobre. Ma anche stavolta nessuno si è presentato. Non tanto perché il complesso incastrato fra via Pradello e via Masone non raccolga interesse: la Provincia è stata contattata da grossi imprenditori immobiliari e dall’Invimit, società del ministero dell’Economia in cerca di spazi per il personale del tribunale di Bergamo più altri da rivendere. Ma perché i clienti aspettano di far calare il prezzo di 6 milioni e 440 mila euro.
Cosa che potrebbe succedere con il prossimo bando, ma forse no: in Provincia si sta ragionando se lasciar decidere al prossimo presidente che sarà eletto il 31 ottobre oppure bandire al più presto una nuova vendita per fine novembre, e in questo caso, se abbassare il prezzo del 20% o mantenere quello attuale. In ogni caso l’Ufficio scolastico deve preparare gli scatoloni. Sotto Na- tale inizierà infatti il trasferimento degli uffici in Borgo Santa Caterina 19, nel palazzo che ospitava gli assessorati provinciali a Turismo e Attività produttive e dove, nella ex farmacia del pianterreno, si sposterà il Bergamo Film Meeting. Il bando di vendita comunque specifica che l’acquirente «non potrà essere immesso nel materiale godimento del bene» fino «ad avvenuto trasferimento dell’Ufficio scolastico», che «si prevede possa essere completato entro il 31 marzo 2019».
Il complesso di via Pradello ha l’autorizzazione della Soprintendenza alla vendita fin dal 2008, in considerazione del fatto che la cessione «non ne pregiudica la conservazione e non incide negativamente sulla sua fruizione pubblica», visto che la destinazione terziario-residenziale è «compatibile con i suoi caratteri storico-artistici». In gennaio la Provincia aveva chiesto di inserire anche le destinazioni commerciale e ricettiva: richiesta bocciata. La Soprintendenza chiede anche di valutare «la possibilità di rendere visitabile l’immobile in occasione di manifestazioni curate dagli enti territoriali o da associazioni di promozione dei beni culturali».