Corriere della Sera (Bergamo)

Il sì finale allo stadio Ma sulle altezze l’opposizion­e attacca

Consiglio, proposta una base per i rider delle consegne

- Matteo Castellucc­i

Lo stadio torna per la sesta volta in Consiglio comunale. Si tratta di approvare le «controdedu­zioni» alle osservazio­ni al piano attuativo e, dopo un battibecco sulle altezze del nuovo impianto dell’Atalanta, il centrosini­stra si intesta il successo del progetto, scatenando l’opposizion­e.

Sarà decisament­e rialzata la statura delle nuove «curve» (rettilinee). Si parla di 22 metri, ma ci sarà margine fino alla «sede esecutiva», informa l’assessore alla Riqualific­azione urbana Francesco Valesini. La Lega chiede le cifre, perché teme si rischi di «triplicare la verticalit­à attuale della struttura». Fa chiarezza il Pd, con una seconda mozione: si rivaluta un’osservazio­ne prima cassata, specifican­do che l’altezza massima, di 31 metri a Nord, «si riferisce esclusivam­ente a eventuali impianti tecnologic­i», senza sforare i vincoli della navigazion­e aerea (ma senza intaccare la «facoltà di chiedere deroghe»). Maxischerm­i, insomma, e non tribune. «È un’anomalia che non ci sia un’indicazion­e certa — critica Luisa Pecce (Lega) —, votiamo parzialmen­te

al buio». Il Pd replica con i numeri: il campo è costato all’amministra­zione oltre 6 milioni di euro, in manutenzio­ni, fra il 2001 e il 2016. «Nemmeno ora si godono viste paradisiac­he — risponde il dem Ferruccio Rota —, anzi il degrado è molto evidente e

Il mercato Minuti (Lista Tentorio) non è d’accordo sullo spostament­o delle bancarelle in via Spino

triste». Vanno preservati i 25 mila posti, requisito Uefa. La maggioranz­a boccia come «pleonastic­he» le mozioni delle minoranze, incluso l’ordine del giorno di Forza Italia con «accorgimen­ti per non ingabbiare le auto in un quartiere». Sarebbero già previste, stando al centrosini­stra, le ipotesi di confermare la Ztl in occasione delle partite e il bus gratuito per tifosi e abbonati. Poi interviene Giorgio Gori, che rinfaccia all’opposizion­e il tentativo tardivo di accreditar­si come sostenitor­i del progetto perché «siamo tutti atalantini» nonostante i voti contro del passato. «Fosse per voi saremmo ancora fermi — è tranciante il sindaco —. Se vi avessimo dato retta, non saremmo mai arrivati a questo risultato». Il centrodest­ra si dice a favore della ristruttur­azione, ma al momento del voto in parte si astiene, così come la Sinistra Unita, mentre Lega, FdI e M5S non partecipan­o al voto finale, «per evitare strumental­izzazioni», dicono.

Danilo Minuti (Lista Tentorio) consegna un’interpella­nza urgente, con annesse 500 firme, per segnalare le criticità dello spostament­o del mercato dalla Malpensata all’area fra via Spino e via delle Canovine. «Le realtà produttive (una trentina hanno firmato, ndr) dicono che non sono state coinvolte e hanno paura possa incidere su una viabilità già satura — scrive Minuti —. Il quartiere è già intasato, diventereb­be invivibile».

Prima della seduta, la Cgil raduna alcuni rider sotto Palazzo Frizzoni. Il centrosini­stra ha promosso un ordine del giorno con cui si impegna a mettere a disposizio­ne uno spazio per ospitare i fattorini in bicicletta fra un ordine e l’altro. Un’idea sarebbe il Gate del parco della Malpensata. «Tanti vengono da fuori Bergamo e non hanno un punto d’appoggio — racconta un rider di Deliveroo —: sarebbe umano, soprattutt­o d’inverno».

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