Il sì finale allo stadio Ma sulle altezze l’opposizione attacca
Consiglio, proposta una base per i rider delle consegne
Lo stadio torna per la sesta volta in Consiglio comunale. Si tratta di approvare le «controdeduzioni» alle osservazioni al piano attuativo e, dopo un battibecco sulle altezze del nuovo impianto dell’Atalanta, il centrosinistra si intesta il successo del progetto, scatenando l’opposizione.
Sarà decisamente rialzata la statura delle nuove «curve» (rettilinee). Si parla di 22 metri, ma ci sarà margine fino alla «sede esecutiva», informa l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini. La Lega chiede le cifre, perché teme si rischi di «triplicare la verticalità attuale della struttura». Fa chiarezza il Pd, con una seconda mozione: si rivaluta un’osservazione prima cassata, specificando che l’altezza massima, di 31 metri a Nord, «si riferisce esclusivamente a eventuali impianti tecnologici», senza sforare i vincoli della navigazione aerea (ma senza intaccare la «facoltà di chiedere deroghe»). Maxischermi, insomma, e non tribune. «È un’anomalia che non ci sia un’indicazione certa — critica Luisa Pecce (Lega) —, votiamo parzialmente
al buio». Il Pd replica con i numeri: il campo è costato all’amministrazione oltre 6 milioni di euro, in manutenzioni, fra il 2001 e il 2016. «Nemmeno ora si godono viste paradisiache — risponde il dem Ferruccio Rota —, anzi il degrado è molto evidente e
Il mercato Minuti (Lista Tentorio) non è d’accordo sullo spostamento delle bancarelle in via Spino
triste». Vanno preservati i 25 mila posti, requisito Uefa. La maggioranza boccia come «pleonastiche» le mozioni delle minoranze, incluso l’ordine del giorno di Forza Italia con «accorgimenti per non ingabbiare le auto in un quartiere». Sarebbero già previste, stando al centrosinistra, le ipotesi di confermare la Ztl in occasione delle partite e il bus gratuito per tifosi e abbonati. Poi interviene Giorgio Gori, che rinfaccia all’opposizione il tentativo tardivo di accreditarsi come sostenitori del progetto perché «siamo tutti atalantini» nonostante i voti contro del passato. «Fosse per voi saremmo ancora fermi — è tranciante il sindaco —. Se vi avessimo dato retta, non saremmo mai arrivati a questo risultato». Il centrodestra si dice a favore della ristrutturazione, ma al momento del voto in parte si astiene, così come la Sinistra Unita, mentre Lega, FdI e M5S non partecipano al voto finale, «per evitare strumentalizzazioni», dicono.
Danilo Minuti (Lista Tentorio) consegna un’interpellanza urgente, con annesse 500 firme, per segnalare le criticità dello spostamento del mercato dalla Malpensata all’area fra via Spino e via delle Canovine. «Le realtà produttive (una trentina hanno firmato, ndr) dicono che non sono state coinvolte e hanno paura possa incidere su una viabilità già satura — scrive Minuti —. Il quartiere è già intasato, diventerebbe invivibile».
Prima della seduta, la Cgil raduna alcuni rider sotto Palazzo Frizzoni. Il centrosinistra ha promosso un ordine del giorno con cui si impegna a mettere a disposizione uno spazio per ospitare i fattorini in bicicletta fra un ordine e l’altro. Un’idea sarebbe il Gate del parco della Malpensata. «Tanti vengono da fuori Bergamo e non hanno un punto d’appoggio — racconta un rider di Deliveroo —: sarebbe umano, soprattutto d’inverno».