La Olivetti ambasciatrice di cultura
Per ragioni storiche, le attività culturali in Italia sono nate e nascono spesso su iniziativa privata, grazie ad aziende aperte e lungimiranti. Un caso evidente quello della Olivetti di Ivrea, che tra 1950 e ’90 è stata un centro straordinario di esperienze e idee innovatrici. Lo ricorda la mostra «Olivetti. La cultura scritta a macchina», alla Kasa dei Libri da stasera al 23 novembre (vernice ore 18, largo De Benedetti 4, lun.ven. ore 15-19, ing. lib.). Scavando nei preziosi fondi del padrone di casa, Andrea Kerbaker, i curatori Mario Broggi e Pier Paride Vidari hanno recuperato piccoli tesori che documentano il ruolo di mecenate di Adriano Olivetti e dei suoi successori: ecco le agende progettate da designer come Enzo Mari, o i libri strenna illustrati su commissione da artisti come Lele Luzzati, Michel Folon, Enrico Baj, Roland Topor. Poi i cataloghi di mostre d’arte contemporanea, tra Salvator Dalì e Bruno Munari, oppure storiche, tra cui quella di affreschi fiorentini strappati dopo l’alluvione del ’66. E infine i prodotti icona, dalla «Valentina» alla «Lettera 22». La Olivetti è stata grande ambasciatrice nel mondo della nostra tecnologia, ma anche della nostra cultura. Via Morone 2, ore 18, ingr. lib.
LA LINGUA DI MILANO Per «Milano si racconta» oggi alla Feltrinelli Silvia Morgana ripercorre la storia della lingua milanese.
P.zza Duomo, ore 18.30
FIRMACOPIE
I due youtuber Matt & Bise incontrano oggi il pubblico alla Mondadori e firmano le copie del loro libro «Mamma, ci siamo persi a New York» (DeA).
P.zza Duomo, ore 18