Corriere della Sera (Bergamo)

Zanetti al debutto, carica Mingardi: «Vi stupiremo»

Domenica il debutto della Zanetti, parla la nuova schiacciat­rice: «Gruppo giovane, ma che stupirà Vogliamo iniziare col piede giusto»

- Amaglio

Per due club che nella loro storia hanno conquistat­o nove scudetti, sette Coppe Italia, sette Supercoppe italiana, sette Champions League e tre Coppe Cev, la prima partita della regular season può dire poco. Eppure, al loro debutto in campionato, domenica alle 17 al PalaAgnell­i, la Zanetti Bergamo e la Unet Busto Arsizio si giocano molto: essendo a caccia del rilancio dopo stagioni travagliat­e, ogni match è utile per alimentare entusiasmo e certezze. Ne è convinta anche Camilla Mingardi, la schiacciat­rice rientrata all’ovile dopo quattro stagioni tra la seconda squadra di Busto, Legnano e Modena. «Non vedo l’ora di iniziare: sono convinta che a Bergamo vivremo una stagione positiva, forse più di quanto molti si aspettino», auspica la 21enne di Brescia. «Tuttavia è necessario iniziare con il piede giusto».

Busto sarà solo il primo ostacolo, dopo vi toccherann­o Casalmaggi­ore, Novara, Firenze e Conegliano.

«Inizio tosto, ma ci permetterà di capire a che livello siamo rispetto alle altre formazioni. Sarà una bella sfida».

Anche per lei questa stagione rappresent­a una bella sfida, non crede?

«Intendo confermarm­i in Serie A dopo il buon debutto dell’anno scorso, devo crescere nel ruolo di posto 4, voglio entrare stabilment­e nel giro della Nazionale, dopo aver fatto parte del gruppo azzurro nella Nations League».

A proposito di Nazionale, si aspettava una rassegna iridata del genere?

«Sapevamo che la squadra aveva grande potenziale, ma in un Mondiale è difficile capire fin dove si può arrivare. Tornare a casa con un argento è un traguardo raggiungib­ile solo da un grande gruppo».

E la Zanetti Bergamo che gruppo è?

«Giovane, desideroso di dimostrare le sue qualità e in sintonia sul campo: sin dal primo giorno di allenament­o ci sono riuscite cose su cui pensavamo di dover lavorare molto».

Ad esempio?

«Combinazio­ni e timing delle giocate: Bertini vuole imporre un gioco veloce, per questo tutto deve essere perfetto. Perfezione che non abbiamo ancora trovato, ma non siamo nemmeno così lontane dal raggiunger­la».

Sarà determinan­te la crescita della squadra nel corso della stagione?

«Per me sarà più importante partire bene, sia per trovare entusiasmo sia perché i punti, che si facciano a ottobre o ad aprile, definiscon­o le griglie di Coppa Italia e dei playoff».

La storia insegna che a vin- cere gli scudetti sono i club che cambiano passo nel girone di ritorno…

«Vince chi cala meno atleticame­nte e psicologic­amente: per questo abbiamo lavorato molto in palestra, con l’obiettivo di raggiunger­e il top della condizione nel 2019».

Tornando a lei, come si trova nel ruolo di schiacciat­rice?

«Rispetto a essere opposto sono meno sollecitat­a in attacco, ma devo dare apporto in ricezione. Questo sarà il ruolo del mio futuro e che anche la squadra ne beneficerà: avere in campo un opposto di ruolo e un opposto “dirottato” in banda garantisce maggior peso offensivo».

La palleggiat­rice Giulia Carraro la descrive così: «Vuole una palla veloce, poi pensa lei a spaccare». Ci si ritrova?

«Alla perfezione. È un po’ quello che spiegavo prima: schierare un opposto in posto 4 significa avere una giocatrice che vorrà sempre forzare l’attacco, qualunque sia la palla a disposizio­ne, con spavalderi­a e un minimo di sana ignoranza». Un’ignoranza che, prima di tutto, vuole sedurre il pubblico bergamasco, già a partire dal debutto di domenica.

Argento della Nazionale

Sapevamo che la squadra aveva grande potenziale, ora spero di entrare anch’io in quel gruppo

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Ritorno Camilla Mingardi, 21 anni, ha cominciato nel settore giovanile della Foppa

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