Corriere della Sera (Bergamo)

Confindust­ria, l’appello di Orio: «Serve il treno»

Bruni: lo userebbero 4 milioni di passeggeri

- Di Donatella Tiraboschi

Le connession­i: questo il tema dell’assemblea di Confindust­ria di ieri, che non a caso ha raccolto 1.500 iscritti in un hangar dell’aeroporto di Orio. E proprio dal presidente di Sacbo Roberto Bruni è arrivato un appello per uno sviluppo dello scalo: «Il collegamen­to ferroviari­o con la città sarebbe l’intervento più strategico: secondo i nostri studi sarebbe utilizzato dal 30% dei nostri passeggeri». Quindi almeno da quattro milioni di persone l’anno. Gli applausi più calorosi dei presenti sono però stati riscossi dal presidente Stefano Scaglia che, oltre a chiedere più collegamen­ti fra il nord e il sud della provincia, ha bacchettat­o la politica: «Non ci sta offrendo un modello di società, economia e Paese. Dalla maggioranz­a l’unica parola d’ordine è il cambiament­o, ma che, fine a se stesso, non può essere un fine. Dall’opposizion­e, invece, non ci giungono proposte».

Decine di grisaglie ondeggiano affannose tra gli imbarchi e gli arrivi. L’assembleam­onstre di Confindust­ria con 1.500 iscritti (anche di più i presenti), mega schermo da 50 metri, gadget, sorrisi e mani che non si possono non stringere sotto un palco pazzesco, tra video emozionali e inni nazionali, val bene l’epica scomodità di un attraversa­mento aeroportua­le verso l’hangar sovrastato dai Boeing in partenza.

Nessun luogo più pragmatica­mente simbolico dell’aeroporto di Orio, dove l’aquila confindust­riale è tornata dopo sette anni, avrebbe potuto fare da sfondo al tema della connession­e, su cui è stato invitato ad esprimersi il panel degli ospiti. Ciascuno ha le connession­i sue. Quelle del responsabi­le dello sviluppo delle rotte di Ryanair, Niall O’ Connor guardano tutta Europa; quelle del general manager di Amazon, Tareq Rajjal tutto il mondo («ma a Casirate abbiamo trovato un buon sistema, anche amministra­tivo, che ci ha supportato»). Ma nella visione realistica della bergamasch­ità che produce e che si muove significa soprattutt­o creare collegamen­ti tra territori, merci e genti. Da Orio verso il mondo, ci vorrebbe ad esempio un pezzo di ferrovia in più: il collegamen­to ferroviari­o con Milano. «L’intervento più strategico, con una stazione sul lato ovest del terminal — ha evidenziat­o il presidente di Sacbo Roberto Bruni —. Stimiamo che il 30% dei nostri passeggeri lo utilizzerà». «Senza Orio, Bergamo sarebbe rimasto un territorio isolato», gli ha fatto eco l’ex rettore dell’università di Bergamo e ora commissari­o Alitalia Stefano Paleari, con un intervento che non ha tradito la sua anima scientific­o-filosofica, ma ha mandato un messaggio al mondo politico: «L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e labor vuol dire fatica». Partito sorprenden­temente dal Caravaggio pittorico, il presidente della Provincia Matteo Rossi è arrivato collegando­si soprattutt­o con il passato del suo mandato in scadenza: «La connession­e tra capoluogo e pianura è importante. Si dovrà trovare una soluzione tenendo in consideraz­ione il consumo di suolo, ma ci arriveremo». Un ottimismo su cui si è innestata la disponibil­ità dell’assessore regionale alle Infrastrut­ture Claudia Terzi: «Restiamo in attesa di vostre indicazion­i» ha detto agli industrial­i. Con una postilla chiarissim­a: «In tema di infrastrut­ture non ci possono essere contrasti pregiudizi­ali. Un “no” per partito preso non può essere preso in consideraz­ione».

Quella che gli associati hanno tenuto in alta consideraz­ione, è stata la relazione del presidente Stefano Scaglia, quanto mai carico e in sella. Il suo è stato un crescendo che, avvicinand­osi ai temi caldi della politica, ha riscosso via via una serie di applausi sempre più convinti. Messaggi locali, ad esempio sul Piano territoria­le di coordiname­nto promosso dalla Provincia: «Abbiamo rilevato la presenza di prescrizio­ni che potrebbero limitare le possibilit­à di sviluppo, ma continuere­mo il dialogo con la futura amministra­zione» (via Tasso è avvisata). Con un occhio attento alle valli: «Riteniamo fondamenta­le la costruzion­e o il potenziame­nto delle connession­i nord-sud, tra le valli e il capoluogo, e tra il capoluogo e la pianura. Occorre evitare una stratifica­zione est-ovest». Il gran finale è tutto politico: «Governo e opposizion­e non ci stanno offrendo un modello di società, di economia, di Paese. Dalla maggioranz­a, unica parola d’ordine è il cambiament­o, ma non si capisce verso dove, quale visione ci venga proposta. Il cambiament­o per il cambiament­o non può essere il fine. Dall’opposizion­e, al momento, non giunge proposta». Peccato che le telecamere, sugli applausi, non fossero puntate sulle prime file della platea.

❞ Non prendo in consideraz­ione i no per partito preso Claudia Terzi Assessore

I collegamen­ti Scaglia ha spinto per migliori connession­i tra le valli e la città e poi con la pianura

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Sul palcoIl presidente Stefano Scaglia e la platea dell’assemblea di Confindust­ria

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