Il pirata non si trova ancora «Nessun altro intervento per la sicurezza sul viale»
In viale Buonarroti a Treviglio è stato falciato e ucciso un anziano mentre attraversava sulle strisce pedonali e per il Comune non esistono ulteriori espedienti per aumentarne la sicurezza. Era il 15 settembre quando Francesco Zibetti, 85 anni fu investito davanti a casa da un pirata della strada che stava sorpassando ad altissima velocità l’auto che si era fermata per permettergli di attraversare. Nei giorni seguenti la famiglia aveva lanciato un appello per la messa in sicurezza della strada. Mentre proseguono le indagini condotte dalla Polstrada per individuare il responsabile, la questione arriva in consiglio comunale. La capogruppo del Pd Laura Rossoni ha depositato una mozione in cui chiede di far individuare ai tecnici comunali le soluzioni più adeguate da realizzare entro tre mesi. Un problema che non esiste per il Comune. «Sulla sicurezza di viale Buonarroti — dice l’assessore ai Lavori pubblici Basilio Mangano — sono state prese tutte le attenzioni necessarie e margini per altri interventi non ce ne sono. L’incidente è frutto solo di un atto criminale». A suo sostegno, Mangano chiama il comandante della Polizia locale Antonino Nocera che ha illustrato come dopo il piano di interventi del 2015 gli incidenti in città siano in calo. «Erano 174 nel 2014 — precisa Nocera — sono scesi a 134 nel 2015, 139 nel 2016 e 102 nel 2017 e nei primi sei mesi del 2018 siamo a 48». Al tecnico comunale Alberto Bani è toccato elencare quanto fatto sinora: «Nel 2014 è stata sistemata l’illuminazione, poi abbiamo rivisto 4 dei 5 passaggi pedonali, è stato rifatto un lato con un marciapiede, l’altro con una pista ciclabile, poi abbiamo rivisto gli accessi alle vie laterali e la rotatoria mentre è irrealizzabile uno spartitraffico come in viale Montegrappa, il calibro della strada non lo consente.» Perplessa la famiglia Zibetti. «Aspettiamo la discussione in aula prima di esprimerci», commenta Renata, figlia del pensionato. (p.t.)