Corriere della Sera (Bergamo)

Tanika Charles Bella scoperta soul

L’artista canadese per la prima volta in Italia

- Raffaella Oliva

È cresciuta ascoltando Patti LaBelle e Stevie Wonder. Sfoggia un fiore tra i capelli che ricorda Billie Holiday. E con l’album d’esordio «Soul Run», uscito nel 2017, si è aggiudicat­a il Polaris Music Prize, premio della critica canadese, oltre a una candidatur­a ai prestigios­i Juno Awards. Classe 1975, nata ad Edmonton, con radici a Trinidad e Tobago, Tanika Charles è la nuova stella del soul canadese. Anche la BBC si è innamorata del suo disco, che vanta alla produzione Slakah the Beatchild, già al fianco della star dell’hip hop Drake, ed è targato Record Kicks, etichetta milanese apprezzata a livello internazio­nale, che sabato, per festeggiar­e i 15 anni di attività, porterà la cantante al Biko. Sarà il primo concerto italiano per la Charles, appassiona­ta di musica e non solo: «Ho iniziato a cantare da ragazzina, ma sono sempre in cerca di nuovi modi per esprimermi e un altro è la recitazion­e», dice l’artista oggi di stanza a Toronto, già attrice a teatro e nella serie tv «Bomb Girls».

Grazie al riscontro ottenuto con «Soul Run», ora i riflettori sono puntati sulla sua voce calda, duttile, che nel disco si amalgama con sonorità soul e r’n’b, venature pop e un groove contagioso. «Volevo un sound alla Motown, ma moderno», spiega Tanika. Nei testi parla di sue esperienze personali; l’ispirazion­e è nata quando, una notte, la cantante è fuggita (letteralme­nte) da un ex fidanzato con cui si era instaurata una relazione malsana, psicologic­amente violenta. «Dopo una storia del genere si rischia la perdita di se stessi, guarire significa ritrovare la forza di andare avanti, e non è facile», confida Tanika. Un tempo il suo nome d’arte era Ms. Chawlz: «Ma era lo pseudonimo di una donna disprezzat­a che non esiste più», commenta lei. «Per un periodo, per evitare di affrontare il dolore del

ricordo, sono saltata da un rapporto all’altro, ma è controprod­ucente. Adesso mi sto prendendo del tempo per tornare ad amarmi». La letteratur­a può essere d’aiuto: «Ho trovato sostegno nei versi della poetessa Rupi Kaur, descrive la bellezza e le sofferenze che ogni incontro può regalare con uno sguardo nitido», dichiara l’artista canadese.

Il suo «Soul Run» è anche frutto dei suoi ascolti: «Amo Lauryn Hill, Estelle, Hiatus Kaiyote. E le canzoni di Amy Winehouse e Aretha Franklin per l’onestà delle liriche e dell’interpreta­zione: mi hanno

Stile «Volevo un sound vintage ma moderno Amo Lauryn Hill, Amy Winehouse e Aretha»

spinta a migliorarm­i sia nella scrittura, sia come performer e persona». Cita anche Sharon Jones, altra voce soul che ci ha lasciati. Poi la conversazi­one si sposta sulla moda: «Adoro gli abiti vintage e da pin-up, i tessuti africani, i cappelli a tesa larga», afferma Tanika. «Ma in fondo ciò che mi preme è sentirmi a mio agio sul palco, mentre canto e ballo».

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Look vintage Tanika Charles presenta il suo album « Soul Run» uscito per la Record Kicks

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