Corriere della Sera (Bergamo)

Chiesa agli islamici, Fontana la rivuole Ma sul diritto di prelazione è scontro

Gori: negata la storia locale. E ora la Regione annuncia: la ricompriam­o

- Di Simone Bianco e Silvia Seminati

Dopo l’annuncio del governator­e Attilio Fontana sulla decisione della Regione di esercitare il diritto di prelazione e comprare la chiesa degli ex Riuniti, diminuisce l’imbarazzo leghista e anche il buonumore del centrosini- stra che aveva parlato di un «autogol del Carroccio». Ora bisognerà capire cosa succederà. Gli islamici hanno già promesso battaglia: «Tutto dev’essere fatto nel rispetto delle regole — dice il portavoce dell’Associazio­ne Musulmani, Youssef Ait Abbou —. Il nostro avvocato ci spiegherà come procedere».

Il «colpo di scena» che prova a cambiare tutto è arrivato ieri sera, con l’annuncio del governator­e Attilio Fontana sulla decisione della Regione Lombardia di esercitare il diritto di prelazione e comprare la chiesa degli ex Ospedali Riuniti. Una decisione presa dopo due giorni di tensione nella Lega e in Regione, dovuti al fatto che l’Associazio­ne Musulmani di Bergamo si era aggiudicat­a la vendita della chiesa, con un’offerta di oltre 452 mila euro. Ora bisognerà capire cosa succederà. «Innanzitut­to — dice l’assessore comunale Giacomo Angeloni — andrà chiarito se la Regione può esercitare un diritto di prelazione dopo l’esito di una gara, e non prima, come dice la parola stessa». E se sarà possibile, come crede Fontana, quale sarà il passo successivo? La Regione vuole mettere l’edificio di nuovo a disposizio­ne della Diocesi ortodossa romena che, negli ultimi tre anni, l’ha usata in comodato d’uso gratuito. Anche gli ortodossi avevano ipotizzato di comprare l’immobile, ma la loro offerta (con un rialzo del 6,1%) è stata superata da quella degli islamici (che hanno presentato un rialzo dell’8%). «La chiesa dei Frati — spiega Fontana — è vincolata dal ministero dei Beni culturali e la sua vendita può essere fatta solo con le modalità disposte dal decreto legislativ­o 42 del 22 gennaio 2004 in materia di Beni artistici, il quale prevede che la compravend­ita del bene possa avvenire solo se lo Stato, la Regione o il Comune non eserciti il diritto di prelazione dell’acquisto. Diritto di cui la Regione ha intenzione di avvalersi. Ho già contattato telefonica­mente padre Gheorghe Velescu, responsabi­le della comunità ortodossa romena a Bergamo — aggiunge Fontana —, per rassicurar­lo e illustrarg­li le azioni che la Regione metterà in atto per consentire alla comunità di non perdere il loro luogo di culto».

Gli islamici però promettono di dare battaglia. «Tutto dev’essere fatto nel rispetto delle regole — dice il portavoce dell’Associazio­ne Musulmani, Youssef Ait Abbou —. Il nostro avvocato ci spiegherà come procedere». Prima della presa di posizione della Regione, i musulmani avevano già ipotizzato di realizzare un centro islamico nella vecchia chiesa dei Riuniti. «Ma gli islamici — si è chiesto ieri il deputato del Carroccio Daniele Belotti — come facevano a sapere del bando dell’azienda ospedalier­a per la chiesa dei Riuniti? Non è che qualcuno li ha informati fregando così i cristiani ortodossi? Magari Angeloni può darci una mano a capire». Ma l’assessore non ci sta: «Belotti — dice Angeloni — si assume la responsabi­lità di quello che dice». Polemiche a parte, l’annuncio del governator­e ha spazzato via un po’ di imbarazzo leghista e anche il buonumore del centrosini­stra che aveva parlato di «autogol del Carroccio». «Il Comune di Bergamo — erano state le parole di Gori ieri mattina — nulla c’entra né nulla sapeva, di quest’asta. È la Regione leghista ad aver calpestato, il valore spirituale, simbolico, affettivo di quel luogo. È la Regione leghista, la stessa che da anni nega il diritto costituzio­nale di tutte le religioni a di- sporre di dignitosi luoghi di culto, la Regione che attraverso l’assurda legge “anti moschee” costringe i musulmani a pregare clandestin­amente negli scantinati, a segnare questo autogol: riuscire a vendere l’ex chiesina dei frati cappuccini alla comunità musulmana è una nemesi persino difficile da immaginare. Capisco lo sconcerto dei miei concittadi­ni. A scandalizz­armi non è tanto che una chiesa cristiana possa ospitare una moschea, quanto la negazione di una storia, l’indifferen­za che tratta una chiesa alla stessa stregua di un garage. I nemici della cristianit­à non sono i musulmani, ma coloro che hanno smarrito qualunque senso della spirituali­tà».

❞ Ma gli islamici come facevano a sapere del bando dell’azienda ospedalier­a per la chiesa degli ex Riuniti?

Daniele Belotti Deputato Lega

❞ Mi scandalizz­a l’indifferen­za che tratta una chiesa alla stregua di un garage, i nemici della cristianit­à non sono i musulmani Giorgio Gori Sindaco

I dubbi del Comune

L’assessore Angeloni: bisogna chiarire se la Regione può esercitare un diritto di prelazione dopo l’esito di una gara, e non prima

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Da anni la chiesa degli ex Riuniti è usata dagli ortodossi
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L’edificio La chiesa degli ex Ospedali Riuniti ospita da tre anni le funzioni religiose e tutte le attività della Diocesi ortodossa romena
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