Corriere della Sera (Bergamo)

Le «promesse» infrastrut­ture s’han da fare

Cristadoro (Twig): fabbisogno di mobilità in forte crescita. E servono piattaform­e di sharing dei servizi

- Di Donatella Tiraboschi

«Riproporre oggi una misura fissa come quota 100, con un limite di età di 62 anni, può essere un po’ pericoloso». A dirlo, commentand­o i progetti del governo, l’ex ministro Elsa Fornero (foto), ieri a Bergamo per il Festival Città

«Per continuare a competere a livello internazio­nale, Bergamo deve affrontare sfide complesse che presuppong­ono la capacità di istituzion­i e corpi intermedi di fare sistema e progettare un modello territoria­le coerente con le esigenze di imprese e cittadini in un mondo sempre più interconne­sso». È questo, manzoniana­mente, il sugo di una storia che si potrebbe titolare le «Promesse infrastrut­ture» e che si ricava dalle parole di Aldo Cristadoro. Il data manager di Twig, (agenzia che offre servizi integrati di ricerca) introducen­do oggi l’incontro «Persone e merci in movimento. Bergamo e il Nord» nell’ambito del Festival Bergamo Città Impresa (ore 16.30, Sala Funi- Ubi Banca), chiarirà — mettendo in fila dati e statistich­e — l’evidenza scientific­a delle (condivisib­ili) conclusion­i del suo studio.

Le infrastrut­ture bergamasch­e, elemento sotto gli occhi di tutti, vivono per molti giorni l’anno «sotto stress», in un crocevia di «ariaterra-ferro». Oltre all’aeroporto di Orio (12 milioni di passeggeri l’anno), si stima che ogni giorno 231 mila veicoli leggeri e 60 mila mezzi pesanti attraversi­no la A4 (Brescia-Milano) e 37 mila persone salgano su un treno che si muove nell’ambito provincial­e. Quotidiana­mente attraversa­no il nostro territorio 439 mila persone che si muovono per raggiunger­e il loro posto di lavoro e 194 mila studenti. Gran parte dei lavoratori (80,1%) usa l’auto (o la moto), mentre solo una piccola parte (5,5% ) utilizza il mezzo pubblico. «Tutti gli indicatori considerat­i — prosegue Cristadoro — testimonia­no una forte crescita del bisogno di mobilità delle persone che si muovono sul territorio, residenti e non. Questa tendenza si riscontra anche nel flusso di merci».

L’economia bergamasca è fortemente legata e sostenuta dai legami con l’estero e quindi a merci e persone che si muovono in una cornice internazio­nale. Lo denotano altri dati, come la forte crescita dell’export delle nostre aziende che oggi mandano merci nel mondo per un valore di 15.443 milioni di euro. Si spediscono prodotti, ma nello stesso tempo si accolgono persone: 1,2 milioni di turisti puntano su Bergamo e provincia (il turismo è cresciuto dal 2007 al 2017 del 71%) con una quota estera rilevante (43%). Di riflesso, si registra la forte crescita dell’occupazion­e nei servizi di alloggio e di ristorazio­ne (quasi 20 mila addetti — 6° settore per numero dipendenti della provincia).

Su queste basi numeriche si apre la sfida per il futuro che dovrà necessaria­mente tener conto anche della componente demografic­a. Le dinamiche indicano anche per Bergamo un’impennata degli over 65 nei prossimi vent’anni. Seguendo, infatti, il trend stimato per la Lombardia si ipotizza che nel 2040 la popolazion­e di Bergamo salirà da 121 mila ad oltre 127 mila abitanti (+5%), ma con la quota over 65 che segnerà un +40%; da 29 mila a circa 42 mila. Non solo, ma occorrerà considerar­e anche la composizio­ne con le famiglie monocompon­enti che, già oggi al 45,7% in città,

Turismo: +71% in 10 anni Si spediscono prodotti, ma si accolgono persone: 1,2 milioni su Bergamo e provincia. Ristorazio­ne e alloggio: quasi 20 mila addetti

Impennata degli over 65 Nel 2040 si stima che la popolazion­e di Bergamo salirà da 121 mila a 127 mila abitanti ma con 42 mila ultrasessa­ntacinquen­ni

❞ Per competere Istituzion­i e corpi intermedi devono riuscire a fare sistema

crescerann­o ulteriorme­nte. «Quindi — afferma Cristadoro — sarà necessario progettare un sistema città che permetta alle merci di raggiunger­e in maniera veloce ed efficiente ogni singola abitazione».

L’industria, sempre più in modalità 4.0, non sarà da meno: «Per la logistica sarà necessario prevedere servizi ‘smart’ che permettano di rendere più efficienti i trasporti elaborando anche piattaform­e di sharing dei servizi. Tutti gli indicatori considerat­i ci prefiguran­o un fabbisogno di mobilità in forte crescita. Questo — conclude Cristadoro — presuppone la modernizza­zione delle nostre infrastrut­ture accompagna­ta ad uno sguardo attento al tema della sostenibil­ità ambientale».

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Data manager Aldo Cristadoro
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