L’occasione del 2026
Le Olimpiadi della neve dovrebbero essere un richiamo alla natura non solo perché la neve è (ancora) candida, ma anche perché ci riporta ai tempi in cui il rapporto uomo-natura era ben altra cosa rispetto al presente. Gli organizzatori sapranno mettere in evidenza questo aspetto nel caso in cui Milano, la Valtellina e Cortina si aggiudicheranno quelle del 2026? Spero di sì e un modo per dimostrarlo ci sarebbe: non costruire edifici, strutture, impianti avveniri- stici sottraendo ulteriore verde alla natura medesima. Sfruttando al massimo e perfezionando quelli che esistono di già, si può fare bella figura senza sacrificare il territorio. Insomma, Olimpiadi virtuose: senza boria, senza strafare, senza rovinare. Sapremo essere essenziali?
Multe ai pendolari
Volevo segnalare come — secondo il mio parere — il comune di Gessate abbia escogitato il modo di fare cassa sulla pelle dei lavoratori che ogni giorno anziché usare l’auto, usano la metropolitana per recarsi a Milano. A Gessate al capolinea della metropolitana (linea 2) , i parcheggi sono insufficienti, ogni mattina c’è la gara per trovare un buco dove lasciare l’auto, ma, esauriti i posti, compreso il parcheggio a pagamento della Atm, diventa praticamente impossibile parcheggiare, eppure lo spazio per creare nuovi parcheggi ci sarebbe, visto che intorno ci sono solo campi incolti. Così ogni mattina verso le 10, si consuma il rito della polizia municipale. L’istituzione, sguinzagliando le pattuglie, perlustra tutta la zona intorno al capolinea della metropolitana 2, ben sapendo di fare cassa con le contravvenzioni.