Oscar dei formaggi, quinto il Baffalo Blu
È l’orgoglio dei Defendi di Vidalengo. Cinque medaglie per gli Arrigoni di Pagazzano
Si chiama «Baffalo Blu» ed è l’orgoglio dei Defendi, di Vidalengo. Si è classificato quinto al World Cheese Awards, il concorso di formaggi più importante al mondo. Per altro, la prossima edizione, a ottobre 2019, si svolgerà a Bergamo. All’ultima, hanno partecipato 20 mila persone. I Defendi: «Ripaga i nostri sacrifici e ci stimola». Soddisfazione anche per gli Arrigoni, di Pagazzano, che hanno vinto cinque medaglie.
Bergen, l’assonanza non manca: è la città costiera norvegese che passa il testimone a Bergamo per il World Cheese Awards: il concorso di formaggi più importante al mondo si svolgerà nel capoluogo orobico dal 17 al 20 ottobre del 2019. All’ultima edizione (in Norvegia), hanno partecipato quasi 20 mila persone. L’originalità e la qualità bergamasca è stata premiata. «È un riconoscimento prezioso, che ripaga i nostri sacrifici e ci stimola a migliorarci»: Iris Defendi del caseificio di Vidalengo (Caravaggio), parla del «Baffalo Blu»
( foto), l’erborinato eletto fra i 16 migliori formaggi al mondo. «Solo due formaggi italiani — prosegue — sono entrati nella top ten, noi ci siamo posizionati quinti: questo ci rende molto orgogliosi». Più di 3 mila, da ogni parte del mondo, i formaggi partecipanti all’ultima edizione, più di 200 i giudici che, in base alle categorie, hanno assegnato le medaglie (bronzo, argento, oro e «Super Gold»). «Siamo stati premiati anche per il nostro gorgonzola piccante Bacco Verde — continua Defendi —. Una soddisfazione». Soddisfazione che è la stessa di Marco Arrigoni, presidente del caseificio di Pagazzano: «Abbiamo vinto cinque medaglie — racconta Arrigoni che, con sette familiari, porta avanti l’azienda fondata dal bisnonno nel lontano 1914 —, fra cui la “Super Gold” per il BerghemBlu, dal gusto cremoso e avvolgente, chiamato così per onorare la città di Bergamo. Non è la prima volta che partecipiamo: l’anno scorso avevamo conquistato quattro medaglie, l’anno prima tre e nel 2015 due».