Corriere della Sera (Bergamo)

«I soldi per la chiesetta Vedremo la provenienz­a»

La Regione: la nostra prelazione solo dopo i controlli

- Seminati

In Regione si torna a parlare della chiesa degli ex Riuniti. In Aula l’assessore Giulio Gallera ha confermato che la Regione eserciterà il diritto di prelazione. Prima, però, verranno fatti controlli sulla provenienz­a dei fondi che gli islamici avrebbero usato per comprare la chiesa.

La chiesa degli ex Ospedali Riuniti torna al centro del dibattito politico: l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, nel rispondere in Consiglio regionale a un’interrogaz­ione sulla vendita dell’edificio, ha confermato che la Regione eserciterà il diritto di prelazione. Come aveva detto il governator­e Attilio Fontana a fine ottobre, quando era scoppiato il caso. La vicenda era iniziata pochi giorni prima, quando l’Associazio­ne Musulmani di Bergamo si era aggiudicat­a la vendita della chiesa.

In Aula, l’assessore ha spiegato che il responsabi­le della gara — lanciata dall’Azienda ospedalier­a Papa Giovanni — sta ancora esaminando la documentaz­ione presentata dagli islamici nella busta d’offerta, risultata la più alta. «Solo al termine di tale istruttori­a — spiega Gallera — potrà essere deliberata l’aggiudicaz­ione provvisori­a dell’atto di vendita con una condizione sospensiva prevista dal Decreto legislativ­o 42 del 2004, che dispone la facoltà della Regione o di un altro ente pubblico territoria­le di esercitare il diritto di prelazione, che prevede l’acquisto allo stesso prezzo stabilito nell’atto». Secon- do l’assessore, prima di arrivare all’esercizio del diritto di prelazione, è necessario che sia stato già formato dal notaio l’atto di compravend­ita, comunque condiziona­to all’eventuale esercizio del diritto di prelazione da parte degli enti che ne hanno diritto. «Per formare tale atto — dice Gallera — il notaio deve innanzitut­to verificare la provenienz­a del denaro utilizzato per il saldo della compravend­ita. Se dovesse emergere che è riferibile a uno Stato extra Ue, il notaio deve verificare la sussistenz­a del principio di reciprocit­à, vale a dire che in quello Stato una persona fisica o giuridica italiana deve poter acquistare un immobile da destinare alle stesse finalità». Il notaio dovrebbe in questo caso chiedere all’Ufficio Internazio­nale del ministero degli Esteri se un italiano possa acquistare nel Paese da cui provengono i soldi uno spazio in cui realizzare un luogo di culto diverso da quello islamico. «Se il principio di reciprocit­à è rispettato — spiega l’assessore —, il notaio procede alla stipula dell’atto di compravend­ita condiziona­to». Ma in questo caso entrerebbe in gioco la Regione, deliberand­o la proposta di prelazione e indicando anche come intende valorizzar­e il bene. «Se il principio di reciprocit­à non è rispettato — dice ancora Gallera —, il notaio comunica tale impediment­o alla stazione appaltante, che procederà alla revoca dell’aggiudicaz­ione e all’assegnazio­ne al secondo classifica­to». Cioè la Diocesi ortodossa rumena, che da tre anni utilizzava la chiesa degli ex Riuniti in comodato d’uso gratuito.

Dopo le parole dell’assessore, il centrosini­stra torna a chiedere alla Regione di cambiare la legge sui luoghi di culto. «Ciò che è accaduto a Bergamo — dice il consiglier­e regionale del Pd, Jacopo Scandella — potrebbe ripetersi in qualsiasi altro luogo, perché con questa legge, che rende impossibil­e l’edificazio­ne o la trasformaz­ione di edifici in luoghi di culto riconosciu­ti, tutti i luoghi di culto diventano estremamen­te ambiti e le varie confession­i continuera­nno a contenders­eli. Perché questo non accada occorre cambiare la legge regionale e garantire a tutti la libertà di culto». Per il consiglier­e Niccolò Carretta (Lombardi civici europeisti), «la Regione si arrampica sugli specchi ma il pasticcio non si chiuderà facilmente. Per evitare che si ripetano paradossi come quello di Bergamo, con due comunità religiose arrivate a contenders­i uno spazio di preghiera, è necessario istituire un tavolo di lavoro tecnicopol­itico per rivedere al più presto la normativa sui luoghi di culto».

❞ Il responsabi­le del procedimen­to di gara sta ancora esaminando la regolarità della documentaz­ione presentata nella busta di offerta più alta Giulio Gallera Assessore regionale al Welfare

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La cappella degli ex Riuniti
 ??  ?? L’edificio La chiesa degli ex Riuniti era stata messa in vendita dall’ospedale
L’edificio La chiesa degli ex Riuniti era stata messa in vendita dall’ospedale

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