«Sede rinnovata e nuovi volontari Così Celim può ripartire»
È un «segnale che indica la possibilità di una ripartenza». Il Celim Bergamo, ong che si occupa di cooperazione internazionale in Africa, America Latina e Asia, sabato alle 15 inaugura la nuova sede alla presenza del vescovo Francesco Beschi e di tutte le persone coinvolte nel rinnovamento dell’associazione. La sede operativa, che vanta inoltre una biblioteca di 6.000 volumi, si trova sempre in via del Conventino 8, ma è stata del tutto ristrutturata grazie a due anni di lavoro e l’opera di volontari. «L’associazione — continua il presidente del Celim Bergamo, Giovanni Marini — rischiava di chiudere, perché necessitava di un ricambio generazionale». Una parte importante in questo senso è l’avvio, nel 2018, del servizio civile. Riconfermato anche per il 2019. «Abbiamo appena chiuso le selezioni del bando — prosegue Marini — e a febbraio due ragazze tra i 18 e i 28 anni partiranno per un anno in un orfanatrofio a Cochabamba, in Bolivia». In generale, «il coinvolgimento dei giovani è necessario in ogni». Tra i progetti in corso, ce n’è uno in Ecuador, finanziato dalla Cei e da Caritas Ecuador, per aiutare la popolazione locale a migliorare la produzione e la commercializzazione dell’agricoltura. Sono avviate inoltre collaborazioni con il Centro missionario diocesano, la Caritas, la Cooperativa Ruah.