Patto da 25 miliardi tra Confindustria e Intesa Sanpaolo
Un plafond da 25 miliardi per le piccole imprese della Lombardia, da investire in attività per crescere nell’innovazione e nella digitalizzazione. È il risultato della partnership tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Piccola Impresa.
Un nuovo passo verso il futuro della piccola impresa italiana è quello rappresentato dall’addendum all’accordo 2016-2019 tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo denominato «Progettare il futuro». L’addendum, presentato ieri alla sede di Bolgare della Foppapedretti, indica la sostenibilità — economica, ambientale e sociale — come la strada maestra per lo sviluppo industriale, offrendo strumenti che la favoriscano. «Gli accordi tra Intesa Sanpaolo e Confindustria — spiega Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori Intesa San
Paolo consentono alle aziende italiane di sviluppare iniziative concrete nel campo dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, della formazione e del consolidamento dimensionale e patrimoniale dedicato alla competitività e alla trasformazione delle imprese per cogliere le opportunità offerte dalla “quarta rivoluzione industriale”».
Per la Lombardia — escludendo l’area di Milano e Monza-Brianza — è a disposizione un plafond di 15 miliardi di euro per il triennio 2016 – 2019 da investire in attività come: la creazione di ecosistemi di imprese, formazione (non solo per i dipendenti, ma per gli stessi imprenditori, per migliorare la governance dell’azienda), gestione efficace del passaggio generazionale, e soprattutto per delineare una crescita sostenibile delle imprese investendo nelle nuove possibilità offerte da innovazione e digitalizzazione.
Partnership Il plafond destinato alle aziende lombarde