I cambiamenti e il futuro del welfare aziendale
Le forme di remunerazione legate all’ambito welfare come scuola, sanità e assistenza, costituiscono un aspetto sempre più importante dei contratti di lavoro. Offrono la possibilità di integrare lo stipendio con il pagamento di una serie di servizi, come la retta scolastica o l’acquisto di libri e computer per i figli, il rimborso delle spese sanitarie, delle prestazioni assistenziali per anziani, e molto altro ancora. Il mutato contesto economico negli anni della crisi, le trasformazioni delle aziende e le differenti dinamiche sociodemografiche suggeriscono però agli istituti bancari e non solo la necessità di ripensare i modelli di servizio e di advisory esistenti per far fronte a bisogni, vecchi e nuovi, di imprese, lavoratori e famiglie. Se ne parlerà domani in occasione della lezione aperta organizzata dall’Università degli studi di Bergamo in collaborazione con Ubi Banca. La lezione «Welfare aziendale tra teoria e applicazione» si svolgerà alle 14 nella sede universitaria di Dalmine, in viale Marconi 9 (aula 102, edificio A) a cura di Gianmaria Martini, professore ordinario di economia applicate e preside della Scuola di ingegneria. Interverranno Maria Angela Albertotti, responsabile Welfare e protezione di Ubi, e Luca Vozella dell’Area lavoro e previdenza di Confindustria Bergamo.