McCurry o Gentiloni? Letture all’incrocio tra storia e attualità
Ultimo giorno di BookCity. L’invito è perdersi tra gli incontri fin dal mattino, talvolta con il dilemma di scegliere tra quelli in contemporanea. Per chi ama la narrativa, alle 10.30 al Castello Sforzesco l’enigmatico scrittore ceco Patrik Ourednik dialoga con Paolo Nori e Alessandro Catalano, ma alla stessa ora, per chi segue la società, alla Triennale di Milano (viale Alemagna 6) Roberto Maroni e Dario Di Vico discutono de «La concretezza di Milano contro la palude della politica romana». Attesissimo, alle 12, è l’incontro al Piccolo Teatro Grassi (via Rovello 2) con il fotografo Steve McCurry e Bonnie McCurry. Per chi ama il cinema, invece, al Piccolo Teatro Strehler (largo Greppi) alle 15 il regista Mark Cousins dialoga con Demetrio Paolin. Curioso, alle 14.30 al Castello, l’incontro tra Lilli Gruber e Vittorio Sgarbi sul rapporto con i padri e la storia a partire dal nuovo libro della giornalista «Inganno. Di attualità, all’Ispi-Palazzo Clerici (via Clerici 5) alle 18, è il confronto su «La rivoluzione del buonsenso» tra l’ex-premier Paolo Gentiloni, Tito Boeri, presidente dell’Inps, e il sindaco di Milano Giuseppe Sala moderati da Barbara Stefanelli. Alla stessa ora al Mudec (via Tortona 56), tra fumetti e musica Ciaj Rocchi e Matteo Demonte raccontano i cinesi di Prato con Alessandra Coppola. Alle 20.30, infine, Beppe Severgnini saluta la settima edizione al Teatro Franco Parenti (via Pier Lombardo 14), mentre inizia la festa di chiusura, per i 60 anni de Il Saggiatore, al Santeria Social Club (viale Toscana 31).