«Serviva la bretella a Est» «Macché, meglio il tram»
L’ex assessore provinciale: quel progetto da rivalutare
«Sarebbe stata in grado di trasferire quote di traffico, alleggerendo il nodo del rondò delle Valli»: l’ex assessore provinciale Felice Sonzogni ricorda il progetto della tangenziale Est, che fu appaltato e poi revocato dal Comune di Bergamo. «È il passato, costava troppo», replica l’assessore alla Mobilità di Palafrizzoni Stefano Zenoni.
Dicembre 2008, epoca Bruni, il Consiglio Comunale di Bergamo seppellisce definitivamente l’ipotesi della Tangenziale Est, con una transazione per chiudere il contenzioso con la Cavalleri di Dalmine, che si era già aggiudicata l’appalto nel 2004. In quel periodo era assessore alle Infrastrutture, ma provinciale, Felice Sonzogni, che ritiene quella decisione un’«opportunità persa». «Quell’opera sarebbe stata in grado di trasferire quote di traffico — sostiene Sonzogni —, alleggerendo sia la circonvallazione sia il nodo delle valli». La tangenziale, nelle ultime previsioni, si staccava dalla provinciale all’altezza di Torre Boldone per scendere verso la rotatoria della Fiera, dove si sarebbe attestato lo svincolo. Sarebbe finito lì il flusso dalla Valle Seriana, non ha dubbi l’ex assessore. «Il disegno strategico andrebbe tutelato comunque, l’attuazione può essere differita — rilancia Sonzogni —. Per togliere il traffico da lì non ci può essere che la soluzione di trasferirlo: altri miglioramenti, di ripiego, non potranno risolvere del tutto il problema». Sarà coinvolto il rondò nell’operazione Chorus Life che rivitalizzerà l’area ex Ote: una bretella a scavalco della rotatoria, come già avviene in salita. «Io rimango con qualche dubbio»: l’ex assessore è scettico. A preoccuparlo, in prospettiva, è l’intersezione con il tram in corrispondenza della futura cittadella: sarà a raso, segnala, oggi con la linea T1, ma in futuro anche con la T2 verso la Valle Brembana. (m.ca.)