Corriere della Sera (Bergamo)

Duplice delitto alle slot Perizia psichiatri­ca

Uccise fratello e cognata, a Caravaggio. Il pianto della mamma

- Ubbiali

Perizia psichiatri­ca su Maurizio Novembrini, in carcere per l’omicidio del fratello Carlo e della compagna di lui, Maria Rosa Fortini, a colpi di pistola nella sala slot di Caravaggio, il 4 aprile scorso. In aula, in lacrime la mamma dell’imputato (e della vittima), che è anche indagato per l’incendio doloso di un materasso in carcere.

L’ha salutato e ha pianto. È una madre, che ha un figlio morto ammazzato e un altro figlio che lo ha ammazzato. Maurizio Novembrini, 44 anni, imputato dell’omicidio del fratello Carlo, di 51 anni, e della compagna di lui Maria Rosa Fortini, di 40, è in carcere a Pavia. Ieri era in aula, a Bergamo. Sul delitto non ci sono dubbi, è stato ripreso dalle telecamere della sala slot Gold Cherry, di Caravaggio, alle 18.20 del 4 aprile. Due morti, il legame di parentela, la premeditaz­ione contestata dal pm Gianluigi Dettori: difeso dall’avvocato Paolo Birolini, l’imputato ha scelto l’abbreviato (riduce la pena di un terzo) condiziona­to alla perizia psichiatri­ca. Il gup Maria Luisa Mazzola l’ha concessa e ha nominato Massimo Biza. Per la difesa, il consulente è lo psichiatra Enzo Giovanni Bosco, di Torino. Il 19 febbraio si conoscerà l’esito, il 5 marzo la sentenza. Perché la perizia? Problemi psichiatri­ci prima del delitto non ne erano emersi, nemmeno in occasione di altri guai con la giustizia per droga, furto e ricettazio­ne. Ma il 15 maggio, a poco più di un mese dall’omicidio, Novembrini (secondo l’accusa) incendiò il materasso in carcere, a Bergamo. Un episodio per cui è indagato ed è stato il pm a chiedere la perizia, in incidente probatorio.

In tribunale c’era anche la madre, oltre al padre e uno dei due fratelli, di Maria Rosa Fortini, morta accanto al compagno nella sala slot. La sua famiglia si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Rocco Lombardo. Il movente resta poco chiaro. L’imputato disse al gip che il fratello lo odiava da anni e che lo voleva rovinare. Ma a un prete di Rho, che gli aveva prestato la Fiat Panda, aveva confidato altro: temeva che Carlo «lo volesse morto per mezzo di altre persone legate alla malavita organizzat­a», scrisse il giudice nell’ordinanza con cui ha tenuto in carcere l’omicida.

I carabinier­i hanno lavorato anche sullo sfondo malavitoso del passato di Carlo Novembrini, originario di Gela, che nel 1999 a Bergamo finì di scontare un residuo pena. Rimase al nord, come altri due fratelli, tra i quali l’imputato. Ebbe tre figli, un maschio di 27 anni e, da un’altra donna, di Caravaggio, due bambine. Con Maria Rosa Fortini si era rifatto una vita, a Sergnano (Cremona).

Di quella Sicilia, dove un altro fratello è in carcere per aver chiesto il pizzo, nelle indagini sul duplice delitto non è rispuntato nulla. L’unica traccia del sud è nel «che minchia guardi?» detto in dialetto da Carlo a Maurizio, nella sala slot. La miccia che fece esplodere vecchi rancori, chissà per quali motivi. Con Maurizio c’era la sorella Ornella, che cercò di fermarlo. Ha giurato che non sapeva delle intenzioni del fratello. Lui sparò quattro volte: un colpo si inceppò, due uccisero il fratello e uno la compagna di lui. Di quella 7x21 non si sa molto: il Ris ha tentato di risalire alla provenienz­a, ma la matricola abrasa l’ha cancellata per sempre.

L’arma del delitto Il Ris ha tentato di risalire alla provenienz­a della pistola 7x21 ma senza esito

❞ Mio fratello Carlo mi minacciava da anni, non so perché mi odiasse, mi voleva rovinare Maurizio Novembrini Davanti al gip

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 ??  ?? FratelliCa­rlo Novembrini, 51 anni, e la compagna Maria Rosa Fortini, di 40, (foto) uccisi dal fratello di lui, Maurizio, nella sala slot Gold Cherry, di Caravaggio (fotogramma), il 4 aprile
FratelliCa­rlo Novembrini, 51 anni, e la compagna Maria Rosa Fortini, di 40, (foto) uccisi dal fratello di lui, Maurizio, nella sala slot Gold Cherry, di Caravaggio (fotogramma), il 4 aprile

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