Corriere della Sera (Bergamo)

«Con Starbucks una collaboraz­ione nata per caso»

Nicole Maringoni dell’azienda dolciaria: una linea del nostro laboratori­o dedicata solo al colosso americano

- D.T.

Una collaboraz­ione, quella con Starbucks, nata per caso. Nicole Maringoni spiega come lavorerà la pasticceri­a di famiglia, con sede a Clusone, per il marchio americano portato in Italia da Antonio Percassi.

«Il bello è che tutto è nato per un equivoco». Nicole Maringoni, 31 anni, è divertita nel ricordare l’episodio che, qualche mese fa, ha segnato una svolta del tutto inattesa all’imprendito­ria dolciaria di famiglia: ol Pastissèr, uno degli asset di papà Ezio (conosciuto anche per l’attività edile), è infatti il fornitore della pasticceri­a di Starbucks, il marchio americano di caffè portato in Italia da Antonio Percassi. «Era stato suo figlio Matteo a contattarc­i per offrirci spazi commercial­i a Oriocenter e a Bergamo. Siete interessat­i? Ci aveva chiesto. Per la verità non lo eravamo, ma per un fraintendi­mento, pensando forse che lo fossimo, un giorno ci sono venuti a trovare i suoi manager, tra cui Roberto Masi».

Il managing director di Starbucks Italy ha dato un’occhiata nel locale di Clusone —- 500 metri quadrati, aperto sei anni fa — (l’altro Pastissèr si trova a Gazzaniga) lanciando una sorta di guanto di sfida: che cosa potreste fare per noi? Nicole, quel guanto lo ha raccolto, cercando di trovare il punto di equilibrio tra l’eccellenza di una produzione artigianal­e e l’esigenza della commercial­izzazione industrial­e. «Non è stato per niente facile, ma alla fine ce l’abbiamo fatta», racconta, snocciolan­do la fornitura che viene portata dal laboratori­o di via Balduzzi a Clusone, verso Milano dove, al primo Starbucks di piazza Cordusio, si stanno aggiungend­o nuovi locali. Con il frappuccin­o si possono così accompagna­re le brioches: «Sono diverse tipologie, produciamo poi delle piccole tortine di mele e pere, dei finger food dolci e infine pane e focacce. È una linea di laboratori­o in esclusiva proprio per Starbucks». Prodotti e abbattuti a meno 40 gradi, i dolci vengono cotti nel locale dove sono serviti. «Questo è il primo passo — prosegue Nicole — anche perché il cliente, dopo che è stato conquistat­o, deve essere fidelizzat­o». E anche coccolato e viziato con proposte e idee nuove. «Per questo abbiamo ingaggiato Simone Rodolfi che dall’inizio dell’anno prossimo lavorerà per noi». Rodolfi, 31 anni da Brescia, è considerat­o un fuoriclass­e della panificazi­one, mentre con il brand Daromio sempre nel 2019, Maringoni aprirà due locali a Gedda e Riad. L’Arabia Saudita chiama, Clusone risponde.

 ??  ?? Milano Il primo Starbucks italiano in piazza Cordusio
Milano Il primo Starbucks italiano in piazza Cordusio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy