Il galà dei vip Dal Giappone per Donizetti
Lavori nelle quattro stanze, intervento da 600 mila euro. Da gennaio il bar
Eleganza e passione, con presenze internazionali, ieri al Sociale per il concerto inaugurale del Donizetti Opera (nella foto l’assessore Nadia Ghisalberti e Francesco Micheli). Il foyer rinnovato splende e, con il festival, arriva una ventata di mondanità che in città si vede raramente.
Un debutto ad opera d’arte per il foyer del Sociale. Al primo piano, le quattro stanze dalle tinte pastello, opera ottocentesca di Leopoldo Pollack, ieri hanno aperto i battenti al pubblico.
Non uno qualunque, ma i melomani arrivati per l’aperitivo che ha preceduto il concerto di gala del festival Donizetti Opera. Pavimenti alla veneziana tirati a lucido. Pareti color verde acqua in tinta con gli affreschi del soffitto, impreziosito da decorazioni floreali e stucchi. «Un anno e mezzo fa vidi il foyer per la prima volta e ne rimasi colpito per quanto fosse bello. A seguito del recupero è una meraviglia. Ora questi locali, di cui uno sarà adibito a bar, si riapproprieranno della loro funzione originaria», dichiara il sindaco Giorgio Gori, tirando le file di una storia che sa anche di abbandono.
Nel 1972 il ridotto del Sociale, che non versava in buone condizioni, venne adibito a mensa universitaria. Poi, grazie a un progetto dell’architetto Labaa, fu trasformato in biblioteca della Facoltà di Lingue, con acceso dal cortile di Casa Suardi. A ottobre dello scorso anno la giunta, dopo aver ricevuto il benestare della Soprintendenza, ha approvato il progetto esecutivo di recupero e restauro del foyer, di circa 250 metri quadrati. «L’intervento rientra in un piano di recupero più ampio — continua il sindaco —, che abbraccia anche la biglietteria del Sociale, che presto sarà ristrutturata, il ripristino degli uffici di Informazioni e Accoglienza Turistica alla Torre del Gombito, della sala delle Capriate e degli affreschi di San Michele all’Arco».
Per l’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla «è sempre un’emozione inaugurare luoghi come questi. Lo stesso accadde con il salone Furietti e Palazzo della Ragione». Soddisfatto dell’esito dell’intervento che, partito lo scorso maggio e terminato a settembre, ha riportato all’agibilità il ridotto, composto da quattro stanze, di cui una polivalente e una adibita a bar per gennaio, Brembilla ringrazia chi ha seguito i lavori e le imprese bergamasche coinvolte: la Biffi di Mapello per le opere edili e di assistenza, la Cocciopesto restauri di Mozzo per il restauro di soffitti e pareti, la AEG di Bergamo per l’ascensore, la Colman di Nembro per l’impianto elettrico, la GM per quello idrotermosanitario. Unica fuori regione la vicentina Resimix per i pavimenti, «dovendo essere in seminato alla veneziana, non potevamo fare altrimenti», sorride l’assessore ai Lavori Pubblici. Da Piano delle opere pubbliche, il costo dell’intervento è di 600 mila euro, di cui ne sono stati risparmiati 61 mila, da spendere però per l’installazione dei lampadari. «La prossima sfida — conclude l’assessore Brembilla — sarà restaurare il secondo piano, ma solo se ci sarà una chiara destinazione d’uso». Soddisfatta anche l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti: «Il foyer è pronto per diventare vivo e vitale, per ospitare le diverse proposte del teatro, come incontri con artisti, conferenze, esposizioni».
Il sindaco Gori «L’intervento rientra in un piano più ampio. A breve il restyling della biglietteria»