Boutique sfitte nella via dello shopping
Treviglio, situazione inedita. Un tempo commercianti in coda per gli spazi
Un tempo, per assicurarsi un negozio in via Roma, i commercianti facevano la coda. Ora, non più. A Treviglio la strada in centro dello shopping è piena di boutique sfitte. E c’è chi punta il dito sul caro affitti.
L’arrivo del Natale porta una sorpresa amara per il commercio di Treviglio. La crisi che stringe il settore delle vendite al dettaglio, per la prima volta mette radici anche in via Roma, la storica strada delle boutique che è sempre stata il vanto della seconda città bergamasca. Così, triste novità, in mezzo alle vetrine che si riempiono di decorazioni e luci per le feste, ce ne sono altre che rimangono vuote.
Una situazione inedita, perché via Roma era sempre sembrata un’isola felice e il tessuto commerciale appariva robusto da anni. E se in passato c’era qualche chiusura, in poco tempo l’attività era rimpiazzata. Nelle agenzie immobiliari di Treviglio si diceva: «Per aprire in via Roma c’è sempre la coda». E i cambi di insegna avvenivano a gennaio dopo i saldi. Il tutto nonostante negli ultimi anni la via avesse più volte cambiato volto e il rigiro delle attività fosse aumentato.
Dalla specializzazione in abbigliamento di grandi marche si è passati pian piano agli accessori, poi c’era stata l’apertura di catene nazionali (cosmetica, profumeria e intimo), fino all’arrivo di bar e ristorazione. Un mix commerciale che doveva rendere più elastica la strada ai fortunali dei cicli economici ma che sembra non tenere più. Quest’anno le saracinesche abbassate, infatti, si distribuiscono nei vari settori: le ultime vittime sono una boutique, un ristorante con gastronomia, la filiale di un negozio di borse di Milano, una gelateria con prodotti a chilometro zero. In totale sono 7 i negozi in cerca di un futuro, oltre il 10% del totale: secondo il report dell’oslocale servatorio economico del comune, a fine 2017, erano 63, record storico, le attività commerciali aperte su via Roma. Un trend di crescita che pare essersi esaurito: la via del centro sembra adeguarsi al trend di altre vie che sentono mordere la crisi da anni, da via Galliari, a via San Martino, fino a via Sangalli. Sempre l’osservatorio economico del Comune indicava che a giugno i negozi del centro storico erano scesi a 255 dai 264 di fine 2017.
L’esplodere delle vendite online, l’incertezza degli ultimi mesi, il perdurare della crisi, sono le macro cause che gli esercenti indicano. A livello c’è però anche chi punta l’indice contro il caro affitti che penalizza le nuove attività e l’aumento del costo dei parcheggi varato a luglio.
«Non è un problema di Treviglio ma di tutta Italia — dice Gabriele Anghinoni, presidente dell’associazione cittadina dei commercianti —, è tutto il settore delle vendite al dettaglio in sofferenza. È una crisi generale di fronte alla quale ormai anche le zone più attrattive come via Roma pagano pegno. Qualche segnale c’era a ben guardare già negli ultimi anni. Il continuo riciclo di attività non è positivo, vuol dire che chi apre non riesce poi a restare sul mercato anche per un problema di affitti che in via Roma sono alti».
Non si fascia la testa l’assessore Beppe Pezzoni: «Il Comune nei mesi scorsi ha messo in atto un progetto contro la desertificazione commerciale ottenendo finanziamenti regionali che hanno permesso a una decina di attività di aprire. Avevamo escluso via Roma perché è una strada che ha sempre mostrato una forte attrattività e con un suo brand. In altri settori del centro abbiamo assistito a una vivace vitalità commerciale che si è manifestata con una metamorfosi nel tipo di attività».
I negozianti «Le difficoltà generali del settore ricadono in quelle zone dove gli affitti sono alti»
❞ Avevamo escluso via Roma dai finanziamenti regionali perché è sempre stata molto attrattiva. In altre aree abbiamo assistito a una certa vitalità Giuseppe Pezzoni Assessore