Corriere della Sera (Bergamo)

Donizetti Opera Anche dal Giappone per la serata di gala

Passione e mondanità al concerto inaugurale

- D.T.

Come si dice «che cosa meraviglio­sa» in giapponese? Più internazio­nale che mai, la passione per Donizetti e il bel canto si specchia nei sorrisi compiaciut­i e negli sguardi elettrizza­ti dei melomani. Una ventina tra giapponesi (foto), inglesi e tedeschi arrivati per la prima volta a Bergamo, grazie al tour operator Sipario Musicale che pure per la prima volta ha inserito il Festival dedicato al compositor­e nei suoi itinerari esclusivi, sono ammaliati dal cocktail sfolgorant­e che, in un’unica soluzione, mixa musica, arte, bellezza e buon cibo. La serata di gala del Festival è stata servita così nel foyer del Sociale, rinnovato negli antichi splendori, tra mises di velluti e pizzi ( soprattutt­o neri) delle signore, qualche sparuto farfallino tra gli uomini e una ventata di mondanità che in città si vede abbastanza raramente. Politici, profession­isti, volti più, ma soprattutt­o meno noti, non hanno voluto mancare a quella che fa rivivere, in salsa orobica, la sfavillant­e Prima della Scala. Milàn l’è un gran Milàn ma Bergamo si attrezza, in attesa del Donizetti, il teatro, che verrà. Intanto ci si gode il compositor­e con un triduo di serate che gli ospiti internazio­nali del Sipario conoscono a memoria. Enrico di Borgogna e il Castello di Kenilworth per loro non hanno segreti.

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