La fragilità si fa virtù
Scene e storie da ospedali, carceri e periferie
Spettacoli, laboratori, mostre, reading e un’edizione straordinaria della rivista realizzata dai detenuti per riflettere sulle fragilità. Dal 30 novembre al 9 dicembre torna «In necessità virtù». L’inaugurazione è prevista venerdì alle 19 con l’apertura della mostra «Transiti inceppati» presso l’Onp Bistrò, padiglione 15, dell’ex manicomio di via Borgo Palazzo, nell’ambito di «Storia matta».
In esposizione, materiale dell’archivio storico dell’ospedale psichiatrico. Alle 21, l’incontro «L’arte nella riforma Basaglia» con la filosofa Michelina Borsari e l’attore Renato Sarti. Domenica 2 dicembre, alle 17, il Teatro dell’Argine metterà in scena «Storie sbilenche», con volontari, assistenti sociali e ex pazienti. Tre appuntamenti anche per il percorso «Sulla soglia», dedicato alla parola scritta in collaborazione con l’ospedale Papa Giovanni e il carcere. Il 2 dicembre, alle 20.30, all’auditorium di piazza Libertà, sarà presentata un’edizione speciale della rivista «Spazi()» redatta da detenuti. Giovedì 6, dalle 9.30 a tarda sera, il Ttb offrirà installazioni e incursioni sulla Corsarola nell’ambito di «Anch’io teatro». L’altro percorso è «Città in-visibile», che aderisce all’iniziativa «A beautiful wave in Zingonia-Verdellino» per l’inclusione sociale dei ragazzi: il via il 1° dicembre, alle 21 al Teatro Civico di Dalmine con «Buon viaggio». Abderrahim El Hadiri narrerà la migrazione di un bambino dal Mali all’Italia. L’8 dicembre, alle 18, sarà la volta del teatro danza con «Costellazioni. Pronti, partenza… spazio!» di Sosta Palmizi e i Nuovi scalzi al teatro dell’oratorio di Osio Sotto. Il sipario calerà su «Potevo essere io» con Arianna Scommegna a Verdellino, il 9 dicembre, alle 18. Ingressi a offerta libera.
Rosanna Scardi