Corriere della Sera (Bergamo)

Ubi Banca cerca una sede nei grattaciel­i di Milano

L’idea di accorpare i sette uffici meneghini. Due ipotesi: «Torre Unipol» o «Gioia 22»

- Tiraboschi

Sette sedi sparse per la metropoli milanese. Ora Ubi vuole accorparle in un unico polo nei grattaciel­i della «city». In ballottagg­io due edifici che verranno pronti fra un paio d’anni: la «Torre Unipol» e la «Gioia 22». Dalla prossima primavera Milano, insieme a Bergamo e Brescia, sarà una delle tre sedi che si alterneran­no per il cda.

La voce, il tam tam che si sta rincorrend­o sempre più insistente tra i dipendenti del Centro direzional­e Ubi di Brescia, pare destinato a restare tale. Un tormentone immobiliar­e: in ballo non c’è alcuna vendita dell’immobile di via Cefalonia 74 ad A2a, con conseguent­e — ma scongiurat­o — spauracchi­o di un trasferime­nto a Milano. Le centinaia di bancari che lavorano nell’immobile, progettato dallo studio Gregotti e Associati e dal 2005 sede operativa di Ubi, possono stare tranquilli perché, a quanto risulta (qui ed ora, perlomeno), non è in atto nè sarebbe in preventivo alcuna dismission­e del palazzone bianco a favore di una decentrali­zzazione dell’operativit­à bresciana in area meneghina. Dove, piuttosto — e questo, invece, risulta — Ubi sta lavorando ad una ipotesi di razionaliz­zazione immobiliar­e di spessore. Del resto il comma 1 dell’articolo 25 del nuovo statuto della banca, approvato lo scorso ottobre e che entrerà in vigore con l’assemblea elettiva della prossima primavera, inserisce anche Milano tra le sedi delle riunioni mensili del nuovo cda, con una triangolaz­ione che — sulla base di una tendenzial­e alternanza — vede in campo Bergamo, Brescia e Milano. Indice di un «ampliament­o» di orizzonti verso ovest.

All’ombra della Madunina, Ubi opera in 7 sedi diverse, con una frammentaz­ione che distribuis­ce su più palazzi i dipendenti: da Corso Europa a via Monte di Pietà, passando per via Gabba e via Zavattari. L’organico così spalmato e insediato in palazzi storici, con tutto quel che ne consegue a livello energivoro e manutentiv­o, avrebbe indotto la banca ad individuar­e una soluzione in grado di unificare le sedi frammentat­e. Si pensa così ad una concentraz­ione che converge verso la zona dei grandi

Alternanza Dalla primavera prossima il nuovo cda si riunirà a Bergamo, Brescia e Milano

grattaciel­i milanesi. In zona Unicredit per intenderci, dove le gru sono sempre in azione e sono in arrivo nuovi palazzoni. I cantieri aperti sono due: Torre UnipolSai e Gioia 22. Firmata dall’architetto Mario Cucinella, in via Fratelli Castiglion­i (124 metri e 21 piani) Torre Unipol vede lavori che, già iniziati, dovrebbero concluders­i entro il 2020. Non molto distante, nella sede dell’ex Inps è in arrivo il nuovo grattaciel­o «Gioia 22»: 120 metri di altezza fuori terra con 18 piani ed un completame­nto previsto, anche in questo caso, tra un paio di anni. Due ipotesi costruttiv­e avvenirist­iche ed altrettant­o affascinan­ti. Metterci piede significhe­rà per la banca avviare un piano di razionaliz­zazione e messa a reddito degli immobili dove si trova oggi con vendite o locazioni. Due anni fa Jp Morgan mise sul piatto 80 milioni di euro (con una plusvalenz­a di 20 per Ubi) per il Palazzo della Seta, dove sta per entrare come affittuari­o Loro Piana, che ne farà il suo quartier generale nel cuore della city.

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In costruzion­e Un rendering degli interni della Torre Unipol, a Milano, 124 metri e21 piani in via Castiglion­i. L’edificio sarà pronto entro il 2020

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