Corriere della Sera (Bergamo)

La centralina col peccato originale

Carona, il Comune la autorizza. Convenzion­e non registrata: persi gli incassi

- Di Maddalena Berbenni

Il privato incassa. Il pubblico resta a bocca asciutta. Il Comune di Carona è alle prese con la realizzazi­one di una centrale idroelettr­ica autorizzat­a nel 2009 sulla base di una convenzion­e. L’accordo prevedeva guadagni anche per il Comune, ma ora la società che sta facendo i lavori la disconosce perché a suo tempo non è stata registrata. Tra intrecci societari, trattative e mugugni il cantiere procede.

Un referendum per decidere come investire l’eredità milionaria lasciata al Comune dall’ex sindaco di Fornovo Carlo Nicoli.

Scomparso nel 2016, a 85 anni, Nicoli, preside e commercial­ista, ha reso il municipio suo unico erede universale lasciando all’ente non solo la sua villa in paese, ma anche tre appartamen­ti, terreni e una somma tra azioni e contanti di circa 2 milioni e mezzo di euro. Il sindaco in carica Gian Carlo Piana è stato informato dal notaio il giugno scorso. Una fortuna inaspettat­a per un paese di 3 mila abitanti. Subito ci si è posti il problema di come utilizzare la somma. Così è nata l’idea di una consultazi­one popolare. Nei mesi scorsi le commission­i comunali hanno steso una serie di progetti che ieri il Il patrimonio Nell’eredità anche la villa di Nicoli, terreni e tre appartamen­ti Consiglio comunale, con una seduta fiume, ha scremato. «Abbiamo deciso di aggregare le idee in quattro proposte — spiega Piana —: la costruzion­e di una scuola nuova, la riqualific­azione della scuola esistente, a cui aggiungere la quella di villa Nicoli per farci appartamen­ti protetti per anziani, la costruzion­e di una bretella stradale e il rifaciment­o della piazza, la sistemazio­ne degli impianti sportivi e della palestra con un nuovo campo da calcio. Organizzer­emo la consultazi­one a metà gennaio, allestirem­o tre seggi. Sfrutterem­o il tempo che ci manca per incontrare i cittadini e spiegare le proposte». In Consiglio si discusso a lungo sulle procedure della consultazi­one. «Come lista di minoranza Nuova Fornovo — dice Donatella Leida — abbiamo chiesto di estendere il voto ai ragazzi sopra i 16 anni e agli stranieri residenti da 5 anni in paese, abbassando il quorum dal 50% al 33%». Una proposta approvata con il no dell’altra minoranza di Forza Nuova. «Pensiamo che debba partecipar­e solo chi ha diritto di voto», commenta Oscar Rizzini. «Abbiamo accolto la richiesta di Nuova Fornovo — conclude il sindaco —, andrà verificata la sua fattibilit­à. Chi ha meno di 16 anni dovrà venire in municipio e iscriversi a un elenco per dire che vuole votare. È giusto coinvolger­e le nuove generazion­i in decisioni così importanti per il futuro del paese. Speriamo così anche di battere il pericolo di astensioni­smo».

I quattro progetti Il paese dovrà decidere se preferisce puntare su scuole, strade o impianti sportivi

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy