Otto bancomat esplosi Dalmine, banditi a secco
Attacchi ai distributori, da Brugherio fino al Varesotto. Forse una sola regia
Otto bancomat sono saltati l’altra notte in Lombardia, uno anche a Dalmine, dove però i banditi sono rimasti a bocca asciutta. I colpi sono stati messi a segno più o meno alla stessa ora, da Brugherio al Varesotto. I carabinieri sono al lavoro per capire se si tratti di un’unica regia.
I due boati, uno a breve distanza dall’altro, hanno svegliato un isolato intero. Come delle bombe, deflagrate nel silenzio di via Teruzzi, una piccola strada a senso unico di Brugherio, in provincia di Monza, alle tre e venti del mattino di ieri, davanti al bancomat della Banca Popolare di Milano, a poche centinaia di metri dalla caserma dei carabinieri.
Danneggiati gravemente i locali della filiale, alcune vetrate e le auto parcheggiate nei dintorni. È l’episodio più eclatante di una lunga scia di esplosioni cominciate con lo scoppio avvenuto nel monzese, e proseguite nella provincia di Milano, da San Giuliano a Peschiera Borromeo.
In tutto cinque colpi, messi a segno tra la Brianza e il milanese: quattro bancomat esplosi, e uno soltanto forzato a Cernusco sul Naviglio. Otto casi in Lombardia in una sola notte, considerando anche due episodi accaduti a Uboldo, nel Varesotto, e a Dalmine, dove i banditi sono rimasti a bocca asciutta .
Il tentato furto con il botto alle 3 dell’altra notte. A Dalmine i malviventi hanno piazzato al bancomat della Banca popolare di Milano in via Mazzini una «marmotta», un piccolo parallelepipedo di metallo pieno di polvere da sparo e attivato con una carica elettrica. Il botto ha devastato il vano ma non ha aperto lo sportello. I ladri sono così rimasti a mani vuote. Visto che era restata della polvere inesplosa, i carabinieri hanno chiamato gli artificieri per bonificare la zona. Nel quartiere stanno per essere installate tre telecamere.
Facile pensare a una regia comune, se non a tutti a casi, visto che gli orari spesso coincidono, almeno a una parte di questi.
Difficile, invece, avere un bilancio del bottino, ma è sicuro si tratta di cifre importanti, visto che ogni singolo distributore può contenere decine di migliaia di euro. E che i bancomat vengono caricati al venerdì in vista dei prelievi del weekend (per questo motivo i colpi avvengono quasi sempre nella notte fra venerdì e sabato).
Indagano i carabinieri, costretti a una notte di lavoro intenso, per il susseguirsi delle varie esplosioni che hanno scardinato gli sportelli bancomat, fortunatamente senza ferire nessun cittadino.
Impressionante, per potenza, quella di Brugherio. Alla stessa ora, nella confinante Cernusco sul Naviglio, altri malviventi provano ad «aprire», ma senza riuscirci, la macchinetta per i contanti all’Unicredit, al 17 di viale Assunta. I banditi, probabilmente, sono stati messi in fuga dall’allarme.
Verso le tre e mezza invece, una miscela di gas acetilene, comunemente utilizzato per questo tipo di attività criminale, ha svegliato di soprassalto gli abitanti di San Giuliano Milanese che vivono nei pressi della filiale del Credito Bergamasco.
Un’ora e mezza dopo, verso le cinque, saltano altri due sportelli automatici alla Bpm di via Liberazione, nel comune di Peschiera Borromeo. Ma, ancora prima di questi assalti, va registrato il botto delle due e quaranta nell’abitato di Dalmine. Si tratta del primo dei tre colpi «lombardi», considerando gli altri due della provincia di Varese, tra le due e le quattro.