«Straparola», minacce al presidente
Lo scrittore Montanari, a capo della giuria: intimidazioni su Fb. Vince Lamarca
Colpo di scena da cronaca nera al Premio Letterario «Gianfrancesco Straparola», promosso dal Comune di Caravaggio. Il presidente della giuria, Raul Montanari, ha ricevuto minacce di morte e insulti pesanti, via Facebook. A svelarlo è stato lo stesso scrittore nel corso della cerimonia di premiazione all’Auditorium del Centro Civico San Bernardino. «Appena resi noti i titoli dei cinque racconti finalisti, ho dovuto rispondere alle molte lamentele di chi non è stato selezionato — racconta Montanari —. Tra questi c’è un escluso che ha perso la testa, inviandomi una raffica di post denigratori e offensivi, fino a degenerare, minacciandomi di volermi accoltellare. Non basta avere una tastiera e sfogarsi sui social per essere uno scrittore, è inevitabile che di fronte a una giuria vera si sia scartati: si accetti, almeno, la decisione di chi ha competenza». Il concorso è stato vinto da Giuseppe Lamarca, milanese, autore di «Indivia» per la capacità di far ridere il lettore, con «un capolavoro di umorismo folle, geniale e irresistibile come le vecchie comiche del cinema muto», si legge nelle motivazioni della giuria.
Secondo classificato «Kill Bill» di Martina Panzarasa, di Vigevano. «In questo racconto il dolore per il declino di un padre è sublimato in una straordinaria invenzione letteraria e alla fine malinconia, inquietudine e godimento estetico si mescolano felicemente nel cuore del lettore», scrive la giuria. Terzo posto per «My name is Maikol» di Andrea Corti, di Limbiate, per un testo «scritto in modo perfetto, che incuriosisce per il macabro lavoro del protagonista». Quarto, «Titolo» del milanese Dario Frascoli, «gioiello di intelligenza e fantasia», quinto «Contronatura» di Emanuela Arrigoni, da Somma Lombardo, dalla «scrittura elegantissima». Gli autori hanno ricevuto una medaglia, mille euro sono andati al primo classificato, 500 al secondo, 250 al terzo, 100 al quarto e quinto. Il Premio Giovani è stato assegnato a Sharon Fera, di Calvenzano, 17 anni, studentessa del liceo Galilei di Caravaggio per «Qui, e qui».