«Carletto è furbo»
Domani Atalanta-Napoli, parla l’ex Savoldi «Grazie ad Ancelotti squadra imprevedibile ma anche Gasperini varia più di prima» Sui cori delle polemiche: «Deciderà l’arbitro»
Prima l’Atalanta a fine anni ‘60, poi il Bologna e quindi lo sbarco al San Paolo di Napoli, per due miliardi di lire. Poi, a fine carriera, il ritorno in nerazzurro. Beppe Savoldi è un grande ex e non si tira mai indietro quando si parla della sfida tra l’Atalanta e i partenopei, condita anche da polemiche degli ultimi giorni sugli eventuali cori dei supporter bergamaschi.
Savoldi, faccia un pronostico per la partita di domani: risultato secco?
«Non sarà un pareggio, questo è poco ma sicuro. Sarà una partita aperta a qualsiasi risultato, ci divertiremo perché sono due ottime squadre».
Empoli a parte, per l’Atalanta.
«Più che una sconfitta è stato un black out mentale di una squadra che, a un certo punto, ha considerato la partita finita. Lo definirei un episodio psicologico più che calcistico».
Che però ha lasciato uno strascico pesante, con la squalifica di Ilicic.
«Un peccato, perché il giocatore è in ottima forma e con qualità che lo rendono preziosissimo. Difficile sostituirlo».
E il Napoli?
«Il lavoro di Ancelotti sta dando i suoi frutti, soprattutto sotto l’aspetto motivazionale e questo grazie ad un turn over che dà spazio a tutti. Detto questo, è una squadra che ha classe e qualità di fondo che, con la nuova impostazione del mister, ha acquisito una potenzialità maggiore».
È un Napoli dai mille moduli.
«Imprevedibile. È questa la vera novità del metodo Ancelotti. Basta guardare come si muovono i giocatori in campo: Martens va dove vuole, Insigne che ha sempre giocato a sinistra si sposta a destra, Callejon dal suo corridoio sulla destra spazia anche in altre zone del campo. È diventata una squadra indecifrabile tatticamente».
Mentre l’Atalanta è identificabile.
«Questo è vero, perché disposizioni e compiti nelle squadre di Gasperini sono sempre ben delineati e i giocatori li rispettano. Ma anche nell’Atalanta qualche novità c’è. Ad esempio, il ruolo del Papu che si accentra molto di più da sinistra con un ruolo di rifinitore. Va a cercarsi la posizione che più gli piace e questa, a prescindere dal fatto che sia un’iniziativa del giocatore o una richiesta di Gasperini, mi sembra una novità molto interessante, capace di rafforzare e vivacizzare la manovra».
Dove potrà arrivare questa Atalanta?
«Credo che possa ritornare in zona Uefa. Dopo l’eliminazione, dovuta a quella sfortuna che non ti fa entrare la palla in rete, si è ripresa subito. Ma ha tutto per fare bene e ritornare in Europa: spirito e quella mentalità che la rende tranquilla».
E il Napoli?
«Si piazzerà secondo dietro la Juve. A rigor di logica sarebbe stato più giusto aspettarsi Inter e Roma più in palla, dal momento che affrontavano la seconda stagione con i mister dell’anno prima. E invece, Ancelotti ha dimostrato di saper dare al suo Napoli qualcosa in più degli altri».
A proposito di Ancelotti, ha detto che nel caso di cori razzisti chiederà la sospensione della partita.
«Sono decisioni che non spettano a lui, ma all’arbitro».
Sotto al Vesuvio lei resterà sempre mister due miliardi.
❞ Beppe Savoldi Il Papu che si accentra per cercare la posizione che più gli piace è una novità interessante
«Io i miei gol li ho fatti. Il Napoli avrebbe dovuto essere per me non un punto di arrivo della carriera, ma di partenza per qualcosa di prestigioso per la società, che invece non è arrivato».