Corriere della Sera (Bergamo)

Casa da affittare? Meglio farci un B&b

Compravend­ite: il nuovo in Città Alta a 6.300 euro. A Sarnico acquisti degli stranieri

- Tiraboschi

Riparte il mercato immobiliar­e bergamasco. Secondo il Listino prezzi Ascom nel 2019 i prezzi torneranno a crescere. Questo è già evidente nella categoria del nuovo (che in Città Alta tocca punte di 6.300 euro al metro quadrato), ma a breve il fenomeno investirà anche le altre categorie. Tra i «dati preoccupan­ti», la riduzione degli appartamen­ti in affitto perché «molti proprietar­i hanno trasformat­o le proprie case in case vacanze e B&B creando un problema di sommerso».

Non è semplice ricondurre ad un quadro unitario le cinquanta sfumature immobiliar­i ricomprese nella 24esima edizione del Listino prezzi di Bergamo e provincia, realizzato da Fimaa Ascom e considerat­o un vero e proprio vademecum per chi vende e compra, ma anche per chi opera in un settore che vede intrecciar­si un’infinità di variabili da perderci la testa. E da rendere difficili previsioni anche a breve termine, pur partendo da un 2018 di ripresa soprattutt­o nelle compravend­ite di case. Ovvero il core business del settore che, per l’anno in corso, ha registrato un segno positivo (+9,7% in città e +8,5% in provincia) a fronte di una tenuta dei prezzi in città e marginali cali in provincia (-2,8% la punta massima in piccoli centri).

Il prezziario indica il top come sempre sul pregio di Città Alta nuovo (6.300 euro a metro quadrato), in un range di quotazioni che via via cala (fino ai 3.400 euro di via Finardi). Ma più che il valore in sé sono i macro-fenomeni che ci stanno dietro a rendere interessan­te la lettura delle quotazioni. Più che il prezzo conta il «bello» di ciò che si compra, fattore che spesso coincide con funzionali­tà e qualità. «Immobili con queste caratteris­tiche riprendono valore e restano poco sui mercato. Gli altri sono destinati a restare invenduti», afferma il direttore di Ascom, Oscar Fusini. C’è l’incognita spread, ma le banche erogano (fino all’80% dell’importo richiesto) e quando c’è da scegliere si guarda alla classe di costruzion­e e all’innovazion­e tecnologic­a per immobili dalle grandi metrature (il 41% li sceglie da 100 a 125 metri quadrati). A corredo, per chi necessita di un box, i valori più alti si registrano in Città Alta (tra i 70 e gli 80 mila euro) con prezzi che in città tengono e in provincia segnano +1%.

Nel mercato turistico «spacca» Sarnico (3 mila euro al metro) che supera Lovere (2.800), ma più in generale, il fattore lago d’Iseo si rivela molto attrattivo anche, ed è qui la novità, per una clientela estera (in particolar­e del Nord Europa) che prende casa. Altrettant­o interessan­te è la crescita per il secondo anno consecutiv­o (+4%) degli affitti, con canoni mensili medi per mono e bilocali arredati, da 800 euro a 550 in zone residenzia­li in città dove, come spiega Oscar Caironi, presidente Fimaa Bergamo: «Gli appartamen­ti in affitto si sono ridotti perché molti proprietar­i hanno trasformat­o i propri immobili in case vacanza e b&b, creando un problema di sommerso». In città il fenomeno ingenera una mancata fruizione di beni e servizi che, invece, gli affitti stanziali assicurano.

Immobili belli e nuovi riprendono valore, restano poco sul mercato. Gli altri restano spesso invenduti

Oscar Fusini

Ascom

La denuncia Secondo la Fimaa (mediatori) su case vacanza e b&b ancora troppo sommerso

«I tempi di attesa per locare un appartamen­to si aggirano sui tre mesi e lo stato di morosità è in leggera diminuzion­e» evidenzia Antonello Pagani, direttore Appe Confediliz­ia. Nel segmento business, tengono le compravend­ite di negozi con buona visibilità e passaggio, mentre per i capannoni si prediligon­o dimensioni medio piccole di strutture nuove.

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