Zanetti, parla Smarzek: dopo i problemi di inizio stagione ora il braccio è veloce e leggero
È stata il pezzo pregiato del mercato della Zanetti Bergamo e, suo malgrado, a inizio stagione, quando la squadra rimediava batoste, è finita in prima persona sul banco degli imputati. Ma da un paio di settimane Malwina Smarzek sembra essersi scrollata di dosso paure e difficoltà: dopo i 13 punti messi a segno con Cuneo (da subentrata), domenica contro Filottrano è stata eletta migliore del match, grazie ai 21 palloni stampati nel campo avversario. Se è prematuro parlare di metamorfosi, è certo che la 22enne polacca stia trovando le contromosse per fronteggiare le impegnative squadre italiane. «La musica è cambiata rispetto al campionato polacco —, ammette Smarzek — . Là il torneo è composto da quattro formazioni di alto livello, mentre le altre sono meno competitive: preparare le gare è più facile e ci si può concedere qualche errore in più». Nelle prime partite sembrava in grossa difficoltà su tutti i fronti, soprattutto a muro...
«Tecnicamente devo lavorare in tutti i fondamentali. Ho tanto da imparare e per questo sono venuta in Italia». Qual è stato l’ostacolo più ostico da
superare?
«L’aspetto psicologico: in preparazione siamo andate bene; le prime batoste in campionato sono state come un brusco risveglio, anzi, l’inizio di un incubo. Giocavo con la pressione addosso, ero timorosa e, di conseguenza, diventavo meno efficace». Come ne è uscita?
«Grazie alla prima vittoria la squadra ha ritrovato il sorriso e un pizzico di fiducia. Io sono andata a ruota di compagne e staff e sono riuscita a scrollarmi di dosso la tensione. Anche quando entravo in campo dalla panca
non pensavo che un eventuale errore mi sarebbe costata una sostituzione. Così il braccio è diventato più leggero e veloce». Veloci sono anche i palloni di Carlotta Cambi…
«Palleggiatore e opposto devono vivere in simbiosi. Carlotta, essendo impegnata ai Mondiali, si è aggregata al gruppo solo tre giorni prima del debutto in campionato. Per questo all’inizio non ci trovavamo». Con quale delle nuove compagne ha legato di più?
«Dal primo giorno si è creato un bel legame con tutte le compagne. E non è una cosa che capita spesso, soprattutto quando si parla due lingue diverse». Di Bergamo cosa ne pensa?
«Città Alta è stupenda, qui vicino ci sono centri commerciali per lo shopping e le valli sono ricche di laghi e paesaggi fantastici, in cui portare a spasso i miei due cani». Chi vince lo scudetto?
«Novara e Conegliano hanno giocatrici fortissime, ma non sempre avere le migliori ti permette di vincere gli scudetti».