Corriere della Sera (Bergamo)

Il Centro delle Arti tra Università e Museo

Il nuovo allestimen­to con spazi e laboratori per la didattica e la sperimenta­zione

- Daniela Morandi

La condivisio­ne di palazzo Bassi Rathgeb, tra Università e Fondazione Bernareggi, ridefinisc­e una nuova geografia della dorsale della cultura, che da piazza Vecchia arriva alla Montelungo, passando per il collegio Baroni, la Carrara e la Gamec. In attesa che il museo Bernareggi trovi casa nell’aula Picta, unendosi a quello della cattedrale, per dare vita a un’unica pinacoteca diocesana, ampliata e diffusa tra Città Alta e bassa, la domanda è: «Cos’è diventato il Bernareggi?».

«È diventato la casa della didattica per ragazzi in età scolare», risponde don Giuliano Zanchi, segretario generale della fondazione, ripensando alla nuova natura della realtà museale di via Pignolo, inaugurata ieri al secondo piano. Due i criteri seguiti per il nuovo allestimen­to: destinare gli spazi a laboratori, dove i ragazzi lavorino tra le opere, e «costruire un percorso combinando l’arte antica con quella contempora­nea», continua Zanchi. Il percorso si distribuis­ce in 4 aule. Alle pareti il sacro dialoga con il contempora­neo: le opere di Gianriccar­do Piccoli si confrontan­o con il «Battesimo di Cristo» di Moroni; i disegni di Andrea Mastrovito con stampe del ‘500. Opere lignee con la «Trinità» di Lotto. Infine la Passione, illustrata dal «Gesù Cristo morto fra due angeli» di Alvise Vivarini e dall’«Ecce Homo» del Moroni, a confronto con la Via Crucis di Ferrariofr­ères e le foto di Manolis Baoussis. Nell’area didattica un’opera di Marco Grimaldi. Tra gli obiettivi del museo la collaboraz­ione con il Centro di Arti Visive, diretto da Giovanni Carlo Federico Villa e con nuova sede nel palazzo, così come le aule, la sala lettura e gli uffici per il corso di laurea in moda, arte, design e cultura visiva dell’Università. «È un luogo di condivisio­ne e di ricerca, inserito nella nuova dorsale della cultura — dice il rettore Remo Morzenti Pellegrini —. Qui terrò il primo comitato dei rettori della Lombardia all’inaugurazi­one dell’anno accademico». «Si apre una nuova articolazi­one del museo diocesano — conclude Giuseppe Giovanelli, presidente della Fondazione, snocciolan­do alcuni numeri sull’attività formativa —. Questo sarà un luogo di sperimenta­zione e incontro tra generazion­i».

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Rilancio A sinistra, un’aula didattica. A destra: opere d’arte tra sacro e contempora­neo; il taglio del nastro con il rettore Morzenti e Giuseppe Giovanelli, presidente della Fondazione Bernareggi

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