Corriere della Sera (Bergamo)

«Il mio ristorante da top 100 in America»

Portland, Agrivino dell’arcenese Pisoni nell’elite dei ristoranti secondo OpenTable

- Di Matteo Magri

«L’american dream è più vivo che mai. E il segreto è sempre quello: basta volersi rimboccare le maniche e darsi da fare». Dario Pisoni, classe 1981, di Arcene, ristorator­e in Oregon nella Willamette Valley, porta a casa un importante riconoscim­ento, di quelli che arrivano dal basso (probabilme­nte i più preziosi), dai clienti che utilizzano OpenTable, servizio online di recensioni che permette di prenotare un tavolo con un semplice click; un sito/applicazio­ne nato a San Francisco nel 1998 e che rapidament­e si è espanso in tutti gli Stati Uniti. Il suo ristorante, Agrivino, è tra i migliori cento degli Usa secondo le oltre 12 milioni di review del 2018. «Stavo cucinando quando ho ricevuto una mail da un cliente — spiega Pisoni — in cui si congratula­va con me. Ho ringraziat­o, anche se non sapevo il motivo dei compliment­i. Ho addirittur­a pensato che si fosse sbagliato. Dopo mezzora è arrivata la comunicazi­one da OpenTable. È un premio di cui andiamo molto fieri».

Il 37enne offre cucina italiana riproponen­do, tra gli altri, piatti che nonna Agnese gli ha insegnato quando era un bambino. Come la pizza, che è nel menu insieme agli gnocchi per tutta la giornata di domenica («molti vengono da tutto l’Oregon appositame­nte per gustarsi questo piatto»).

Tradizione, uso di ingredient­i provenient­i solo dall’Italia e la formula «teatrale» sono le chiavi del successo di Agrivino. Perché Dario offre cene a menu fisso a scatola chiusa dal giovedì al sabato: «Prendere o lasciare — scherza —. Ma visto che la scelta è mia, allora prima di ognuna delle cinque portate, accompagna­te rigorosame­nte da vino italiano, esco dalla cucina per spiegare quello che i commensali si apprestano a gustare». Spiegazion­i con gag e battute, retaggio dell’aver lavorato per anni come animatore nei villaggi turistici di mezzo mondo. Chiavi di successo che il bergamasco riproporrà, a partire da marzo, nel nuovo locale che sta progettand­o. «Agrivino a fine anno finisce la sua avventura. Ci trasferiam­o a Newberg,

in pratica nella downtown di Portland. Stiamo ristruttur­ando un vecchio immobile in un quartiere dedicato alla ristorazio­ne. Si chiamerà Rosmarino Osteria Italiana, un omaggio a un’erba aromatica che amo e che utilizzo come decorazion­e in ogni piatto». Il nuovo ristorante non è l’unica novità nella vita di Pisoni. «Divento padre a giorni di Ludovico e a gennaio torno in Italia dove lo battezzere­mo». E dove porterà a spasso per tutto il Nord Italia una comitiva di quindici turisti yankee alla scoperta dell’enogastron­omia tricolore: da Alba alla Valtellina passando per la Valpolicel­la. Insomma, non solo chef, ma anche tour operator della gola.

Progetto «A marzo nuovo locale seguendo sempre le ricette di nonna Agnese»

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Dario Pisoni all’interno di Agrivino, in Oregon
 ??  ?? Oregon Dario Pisoni nella cucina di Agrivino, votato tra i cento migliori ristoranti dagli utenti di OpenTable. A sinistra, il pezzo del Corriere del 2017 dedicato alla storia dell’arcenese
Oregon Dario Pisoni nella cucina di Agrivino, votato tra i cento migliori ristoranti dagli utenti di OpenTable. A sinistra, il pezzo del Corriere del 2017 dedicato alla storia dell’arcenese
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