Priscilla al Creberg On the road il viaggio (della vita)
Una scarpa d’argento sfavillante, con tacco che supera abbondantemente i 12 centimetri, svetta da sopra il tetto di «Priscilla, la regina del deserto», nome di battesimo del vecchio torpedone rosa usato da Bernadette Bassenger, Mitzi Del Bra, e Felicia Jollygoodfellow, in arte Ralph, Anthony «Tick» Belrose e Adam Whitely, per un viaggio on the road. Un’avventura che li porterà ad attraversare l’Australia da Sydney ad Alice Springs, dove metteranno in scena il loro spettacolo di Drag Queen al Lasseters Hotel Casino, gestito dall’exmoglie di Tick, da cui ebbe un figlio. Ma è soprattutto «una transizione della loro vita — spiega Matteo Gastaldo, regista del musical, in scena alle 21 al Creberg —. I tre amici condividono paure, gioie, emozioni, dubbi e incertezza». Fedele all’omonimo film «Le Avventure di Priscilla la Regina del Deserto», vincitore di un premio Oscar e del Grand Prix Du Publique a Cannes, il musical farà ballare e cantare il pubblico, grazie a una colonna sonora costellata da hit parade come «It’s raining men, «I will survive», «Go west», «Girls just want to have fun». Due ore e mezza di intrattenimento, fatto di musica, ballo, canzoni, colori, una sceneggiatura esilarante e tanti costumi, ben 495, oltre a 60 parrucche e 150 paia di scarpe. «Dietro le quinte c’è un altro spettacolo coreografico, scandito dai veloci cambi costume, il più rapido avviene in soli 15 secondi», racconta il regista. Quelli che preferisce sono i costumi alla fine del primo tempo, che riprendono bambole ispirate ai giocatori del subbuteo, con l’aggiunta di paperelle e fiori, o quello con le ciabatte da spiaggia. Parola d’ordine: originalità! Scritto per sdoganare i pregiudizi sull’omosessualità, il film, poi trasformato in musical, comunica «messaggi universali — conclude Gastaldo —. Si parla di figli e di come gestirli, del non aver paura di farsi conoscere e amare per quello che si è. Con Adam, superficiale e attento al fisico, tutto droga sesso e rock’n’roll, si mette in mostra l’aspetto più superficiale del mondo gay, mentre Tick, attorno al quale gira lo spettacolo, è l’uomo che ha paura di conoscere il proprio figlio, da cui sarà spiazzato per la sua purezza. Con questo personaggio si apre l’orizzonte sul tema delle famiglie omosessuali. Bernadette è la transgender, la figura materna, la donna matura che si innamora di Bob, un meccanico conosciuto durante il viaggio. È un musical che parla alla famiglia, comunicando messaggi di amicizia, amore e tolleranza».