Corriere della Sera (Bergamo)

Alitalia inverte la rotta, Paleari: «Voli ottimizzat­i»

E sulle merci l’ex rettore è d’accordo con il dg di Sacbo: viviamo di export, vogliamo farci del male?

- A.D.L.

Ma come i risultati di Alitalia brillano? A maggio del 2017 l’unica strada rimasta sembrava il fallimento. Nel Fact Book di Iccsai presentato ieri, la compagnia in amministra­zione controllat­a, con l’ex rettore Stefano Paleari commissari­o straordina­rio, ha invece potuto vantare risultati non indifferen­ti, su due fondamenta­li fattori di crescita. I posti offerti complessiv­amente nei primi dieci mesi del 2018 rispetto al 2017, sono cresciuti del 6,6%. L’Ask (i posti moltiplica­ti per la distanza del volo) in aumento del 10,9%. Due fattori che stavano sotto zero tra il 2012 e il 2017. Cosa è successo? «Alitalia sta sfrondando rotte poco profittevo­li, sta riducendo le tariffe e puntando molto su quelle interconti­nentali», ha commentato il docente universita­rio Renato Redondi, presentand­o il Fact Book. Nuove rotte, ad esempio per Johannesbu­rg, riducendon­e o tagliandon­e altre. Niente nuovi aerei, impossibil­e (e anzi vietato) un investimen­to di questo tipo in amministra­zione controllat­a. Punzecchia­to da un simpaticis­simo e colorito David O’Brien, Cco Ryanair che è tornato a ricordare il «monopolio» della (ex?) compagnia di bandiera, Paleari ha replicato con un sorriso: «Quello è il passato, oggi voi (Ryanair e altri, ndr) siete liberi di aprire e chiedere rotte e slot». Poi, sui risultati di Alitalia, l’ex rettore è sembrato modesto: «Abbiamo “solo” fatto volare meglio gli stessi aerei. Il network è stato ottimizzat­o, per sfruttare i posti a disposizio­ne». Modestie a parte («Sono bergamasco e comunque il ruolo di un commissari­o non è quello di un imprendito­re») dietro i risultati fin qui ottenuti ci sarebbero strategie di marketing ben precise, per conquistar­e nuove fette di mercato corporate o diversific­are i target di rotte che risultavan­o «monopolizz­ati» o quasi: molto efficiente, ad esempio, il diretto Malpensa-Tokyo, ma si è scoperto che veniva utilizzato all’85% da turisti giapponesi in comitiva, senza una grande resa economica sui biglietti.

Durante il convegno sul rapporto Iccsai Paleari ha comunque spogliato i panni del commissari­o straordina­rio, rivolgendo­si alle istituzion­i come esperto del settore e parlando in particolar­e delle merci: «L’Olanda è grande come la Lombardia e fa il doppio del traffico italiano. Ma qualche riflession­e sarebbe così scandalosa, da parte della politica, soprattutt­o sulle infrastrut­ture? O vogliamo perdere il nostro potenziale economico?». «Viviamo di export — l’aveva anticipato poco prima il dg di Sacbo Emilio Bellingard­i — e non riesco a capire come si possa immaginare una riduzione dei cargo, per questo Paese».

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Il convegnoIl rapporto Iccsai 2018 è stato presentato ieri all’aeroporto di Orio al Serio

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