Atleta dell’anno il premio alla Goggia (che resta in Austria)
Chi la conosce, da anni e nella sua essenza di guerriera, non si sarà stupito più di tanto. Sofia Goggia non è tipo da passerelle e mondanità già quando tutto fila liscio. Figuriamoci quando c’è di mezzo un infortunio come quello al malleolo che si è trovata tra capo e collo all’inizio di stagione (con i Mondiali di Are, in Svezia, tra meno di due mesi). La sua testa e il suo cuore sono, da settimane e lontano da Bergamo (come testimonia Instagram) fissi sull’obiettivo di guadagnare terreno. «Con grande coraggio — tiene a precisare papà Ezio — su un infortunio che la obbliga a tempi di recupero brevissimi». Ma questo era un caso diverso, nessun vezzo salottiero, trattandosi della seduta straordinaria del consiglio comunale per il conferimento del Premio all’atleta Città di
Bergamo. L‘onorificenza civica di cui, annualmente, viene insignito uno sportivo su designazione del Comune e del
Gruppo Bergamasco Giornalisti Sportivi. Cerimonia fissata da tempo, a cui Sofia non ha partecipato. Sperava di farcela, ma lo staff tecnico medico glielo ha sconsigliato. Nessun viaggio dall’Austria dove la Goggia si trova in questi giorni, come annunciato da una telefonata fatta ieri all’ufficio del cerimoniale del Comune. Già ai primi di novembre, quando l’assessore Poli le aveva annunciato il premio, Sofia le aveva preannunciato una possibile defezione, legata alla riabilitazione. «Spiace che non ci sia a questi eventi, ma lei si vuole concentrare solo sul recupero, lavora 10 ore al giorno», ha concluso papà Ezio. A ritirare il premio, in una sala strapiena, con il sindaco Giorgio Gori, c’è andato così Tommaso. Lui non è atleta, ma è sicuramente il fratello dell’anno.