Il sindaco cambia linea: quote non più strategiche, restiamo nella società per l’autostrada fino a Bergamo
Treviglio fa dietrofront e cede le azioni Brebemi
Le strade di Brebemi e del Comune di Treviglio si separano. Una scelta sofferta, ma oggi la giunta di Juri Imeri porterà in consiglio comunale la decisione di mettere sul mercato la sua quota di Autostrade lombarde, la società che controlla l’A35. La decisione rientra in un percorso di razionalizzazione sulle partecipate dell’ente.
Il comune possiede 410.420 azioni pari all’0,0877% di Autostrade lombarde, che a sua volta è proprietaria dell’86% di Brebemi, dell’8% di Tem e del 27% di Autostrade Bergamasche, la società che vuole realizzare il collegamento veloce Bergamo-Treviglio. Una quota troppo piccola, quella del Comune di Treviglio, per contare nei board della società, ma che la maggioranza di centrodestra l’anno scorso, in primis l’assessore Beppe Pezzoni, aveva difeso con le unghie e con i denti, quando per la prima volta è entrato in vigore il Testo unico delle società partecipate negli enti locali, che impone appunto la dismissione di quote azionarie di imprese che non si occupano di servizi di interesse pubblico o che siano in perdita da più esercizi.
«L’A35 ormai è fatta e finita — spiega il sindaco Juri Imeri — se prima c’era un interesse a rimanere nell’azionariato per vigilare sulla realizzazione dell’opera, ora questa ragione non c’è più. Certo sembra un controsenso che il Comune esca quando sembra che le cose si stiano mettendo bene e quelle azioni possano portare utili, ma la logica dell’ente pubblico non può essere quella della società di capitali. Come noi è uscita la Camera di Commercio e uscirà la Provincia».
Proprio per questo il Comune manterrà la partecipazione diretta dello 0,055% in Autostrade Bergamasche, nonostante anche in questo caso le condizioni previste dalla legge per rimanere nell’azionariato non sembrerebbero sussistere. «In questo caso — chiarisce Imeri — per noi la strategicità invece è evidente. Siamo favorevoli alla Bergamo-Treviglio, opera per cui si è palesato il finanziamento di un fondo internazionale: anche il nuovo presidente della Provincia, Gianfranco Gafforelli, l’ha inserita tra le priorità del suo mandato».