Giachetti, tappa in città «Gori, buon governo»
Il ticket con Anna Ascani sfida Martina e Zingaretti. «Gori, un esempio di buon governo»
Giornata bergamasca ieri per Roberto Giachetti, avversario di Maurizio Martina e Nicola Zingaretti alla corsa per la segreteria del Pd. Tappa non casuale perché dal voto degli iscritti ha incassato nella Bergamasca il 21%, rispetto all’11% del dato nazionale. «Il governo scommette sulla paura — ha detto — mentre i nostri amministratori cercano di risolvere problemi. Gori è un esempio di buon governo».
Nei circoli della provincia di Bergamo, quindi «a casa» di un altro pretendente in corsa per la segreteria del Pd come Maurizio Martina, hanno ottenuto il doppio del dato nazionale: rispetto all’11%, il ticket Roberto Giachetti-Anna Ascani ha incassato quasi il 21%. Chiusa la convenzione riservata agli iscritti, il duo apre in Bergamasca la campagna per le primarie del 3 marzo.
Dopo una mattinata a Danzica sul luogo dove è stato assassinato il sindaco Pawel Adamowicz, i dem atterrano a Orio. Prima tappa all’Accademia dell’integrazione, promossa da Comune e Caritas. «L’emergenza che Salvini cerca di costruire per prendere voti in realtà non esiste — racconta Giachetti —. Esiste un problema di percezione fra la gente e iniziative come questa aiutano far vedere come risorse quelli (i rifugiati, ndr) che alcuni vorrebbero considerare pericoli». Bergamo è considerato quasi l’epicentro dei Comuni che vanno al voto. «Quelli al governo gridano e scommettono sulla paura, i nostri amministratori cercano
❞ L’emergenza immigrati che Salvini cerca di costruire non esiste, iniziative come l’Accademia dell’integrazione fanno vedere i rifugiati come risorse, non pericoli Roberto Giachetti
di risolvere problemi — è l’endorsement della Ascani a Gori —. Figure come quelle di Giorgio sono fondamentali per dimostrare il buon governo del Pd: sarebbe bene riconfermarlo».
Gli esempi virtuosi locali, per la mozione «SempreAvanti», sono la terapia per rianimare il Pd. Il deputato romano alza l’asticella in vista delle urne: «Dobbiamo concentrarci per fare in modo che Giorgio passi al primo turno, ci sono le condizioni. Il ballottaggio è sempre un’incognita», spiega, citando il caso di Fassino sconfitto a Torino nel 2016. Si riparte dalla «battaglia generosa per le Regionali», quando a Bergamo il centrosinistra ha retto all’avanzata di Lega e M5S.
«Vincere sarebbe un elemento importantissimo della tornata — carica Giachetti —. Un partito deve combattere e non si deve rassegnare: il Pd non è in macerie. Con questo governo le infrastrutture vengono bloccate a qualunque livello: dobbiamo spingere perché il dibattito politico si riappropri di cose serie e non delle fake news».
Sul Sentierone, i due deputati arringano una quarantina di militanti. Una passeggiata in centro, prima della cena a Treviglio. La nomenclatura latita: oltre al segretario provinciale Davide Casati, ci sono il consigliere regionale Jacopo Scandella, l’assessore all’Ambiente Leyla Ciagà e il consigliere comunale Nicola Eynard. A nome di un gruppo renziano, una signora esprime sconforto preventivo verso la vittoria di Zingaretti. Giachetti è convinto di batterlo: «Senza rinnegare nulla, guardiamo sempre avanti — risponde —. Non ci rassegniamo a espellere dal dibattito congressuale il lavoro fatto per cinque anni: se non avessimo avuto chi bombardava la nave dall’interno, non saremmo in queste condizioni».
❞ Esempio di buon governo del Pd: dobbiamo concentrarci perché Giorgio passi al primo turno, ci sono buone condizioni. Il ballottaggio è sempre un’incognita Anna Ascani